CINEMA: CINECITTA’-ENI PER LA MEMORIA VISIVA DELL’ITALIA

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CINEMA: CINECITTA’-ENI PER LA MEMORIA VISIVA DELL’ITALIA
ROMA
(ANSA) – ROMA, 13 NOV – E’ stato firmato oggi nella sede della Direzione Generale per il cinema un accordo di collaborazione tra Cinecittà  Luce e l’Eni per il recupero e la valorizzazione delle opere cinematografiche prodotte dall’Eni nel secondo dopoguerra che risulteranno così consultabili sulla piattaforma multimediale del Gruppo pubblico. In cambio, l’archivio Luce metterà  a disposizione il suo patrimonio d’immagini sulla storia e l’attività  dell’eni e collaborerà  alle iniziative di divulgazione promosse da Eniscuola, a cominciare dall’attuale “settimana della cultura d’impresa”. Ad annunciare l’accordo sono stati oggi, alla presenza del Direttor generale per il cinema, Gaetano Blandini, l’amministratore delegato di Cinecittà  Luce, Luciano Sovena e la responsabile iniziative culturali dell’Eni, Lucia Nardi. “E’ un’alleanza strategica – dice Sovena – tra aziende di storica rilevanza per il Paese e in questo modo si potrà  dare il giusto risalto al vasto patrimonio iconografico e narrativo che, tramite la storia dell’energia italiana, racconta anche le trasformazioni della nostra società “. Dal sostanzioso repertorio dei filmati prodotti da Eni tra il 1945 e il 1965, riprenderanno visibilità  i lavori di grandi registi come i Fratelli Taviani, Valentino Orsini, Ansano Giannarelli, oltre ai già  più noti Bernardo Bertolucci o Gillo Pontecorvo, tutti pionieri di un documentarismo industriale che conobbe in quegli anni una fortunata stagione. “Sarà  un lavoro work in progress – precisa per Cinecittà  Luce il conservatore Edoardo Ceccuti – che consentirà  una crescita di proposte aperte anche a soggetti terzi per costituire un vero repertorio della storia dell’energia italiana così come è stata raccontata in immagini. E’ una risorsa identitaria importante per un paese che affronta la sfida del mercato globalizzato e non vuole perdere la sua memoria”. L’impegno dell’Eni per la cultura potrà  dal canto suo arricchirsi di nuove pagine grazie ai materiali degli archivi del Luce, così come già  è avvenuto per documenti storici significativi come le critiche cinematografiche di Pietro Bianchi (di recente raccolte in volume) o le immagini dei cantieri Eni aperti in tutto il mondo, oggi conservate nell’archivio storico della società  energetica italiana.