INTERNET:DECRETO; D’ANGELO (AGCOM), NO A SCERIFFI PER IL WEB
INTERNET:DECRETO; D’ANGELO (AGCOM), NO A SCERIFFI PER IL WEB
(ANSA) – ROMA, 6 FEB – “Per la prima volta con un decreto,
che avrebbe dovuto recepire solo contenuti della direttiva
comunitaria sulla televisione, si è ampiamente modificata la
legge che regola il settore radiotelevisivo e si sono introdotte
norme sulla regolamentazione del Web che in altri paesi non
esistono”, afferma Nicola D’Angelo, commissario dell’Authority
per le Comunicazioni (Agcom), intervistato dal direttore di
Articolo21 Stefano Corradino in merito alla parte del Decreto
Romani relativa alla regolamentazione della rete.
E aggiunge: “Non si può fare un semplice decreto del
governo su questa materia, è troppo delicata perché non vi sia
un’analisi trasparente e condivisa tra i vari soggetti
interessati. Personalmente sono contrario a sceriffi del Web”.
“Bisognerà vedere – afferma D’Angelo – se il testo finale
terrà conto delle osservazioni formulate dalle commissioni
parlamentari. La questione di fondo resta comunque quella che
con un decreto del governo si è intervenuti in una materia
ampiamente rilevante dal punto di vista costituzionale. La
libertà di comunicazione e la libertà di espressione del
pensiero sono temi che possono essere affrontati adeguatamente
solo con le garanzie di una discussione legislativa”.
“L’avvento di internet e la sua diffusione sono stati il
fenomeno più fastidioso per il sistema politico anche
occidentale. Esiste una generale tendenza a metter mano alla
rete per controllarla maggiormente. Ciò è più grave –
conclude D’Angelo – nei paesi come il nostro in cui le altre
forme di comunicazione sono caratterizzate già da forti aspetti
di concentrazione”.