Google/ Whitten: Attenti a privacy ma ogni Paese ha norme diverse
No comment su sentenza di condanna per il video del ragazzo down
Milano, 8 giu. (Apcom) – Google è molto sensibile al tema della privacy, ma considerata la natura di internet è difficile implementare soluzioni di tutela che soddisfino le normative di ogni paese in cui il gruppo opera. E’ quanto affermato durante un incontro dedicato alla privacy su Google da Alma Whitten, esponente del team di engineering nel Privacy Council di Google e senior lead del team di Applied Security.
“La privacy per noi è molto importante e il Privacy team cerca di adattarsi alla realtà di ogni Paese in cui operiamo, ma per come è fatto internet ci sono dei problemi a implementare soluzioni diverse per ogni paese”, ha dichiarato Alma Whitten che non ha però voluto rilasciare alcuna dichiarazione relativa alla sentenza di condanna per tre dirigenti Google emessa dal Tribunale di Milano per non avere impedito, nel 2006, la pubblicazione su Google Video di un documento che mostrava un minore affetto da sindrome di Down di un istituto tecnico di Torino insultato e picchiato da altri studenti.
Apc-Google/ Whitten: Attenti a privacy ma ogni Paese ha norme… -2-
Introdotte diverse applicazione a maggior tutela degli utenti
Milano, 8 giu. (Apcom) – Alma Whitten si è invece soffermata sui casi legati all’identificazione e schedatura di punti di accesso Wi-Fi, sia pubblici sia privati, effettuata durante la realizzazione di Street View, il servizio che consente visualizzazione panoramiche di indirizzi e località selezionate su Google Map. “Abbiamo diversi procedimenti aperti e stiamo collaborando con le Authority per la Privacy dei paesi con cui sono sorti i problemi e stiamo cercando una soluzione”, ha dichiarato la Whitten aggiungendo che per tutelare la privacy su questa applicazione sono presenti diverse soluzioni, come la possibilità di sfuocare volti e targhe o di chiedere a Google la rimozione della foto nel caso non sia sufficiente la prima soluzione.
Anche per quanto riguarda Google Buzz, il programma che consente di condividere informazioni, foto, video e altro, il famoso motore di ricerca ha apportato modifiche che garantiscono maggior tutela della privacy. “Subito dopo il lancio abbiamo ricevuto molti feedback da parte degli utenti sul fatto che non erano chiari i termini della privacy perchè non si capiva bene quali informazioni venissero condivise e quindi rese note. Abbiamo preso molto sul serio queste richieste e abbiamo cambiato velocemente l’interfaccia. Ora gli utenti si sentono più tranquilli”, ha dichiarato Whitten.
E sempre per tutelare la privacy degli utenti, Google ha introdotto nuove applicazioni come l’Ads preferences manager che consente di scegliere quali tipologie di pubblicità ricevere, oppure di essere cancellato da qualunque tipo di schedatura realizzata sulla base dei cookies. Stesso discorso per Data Liberation Front che consente di togliere o inserire informazione personali dai prodotti Google utilizzati, oppure il Google Dashboard che consente di gestire da un’unica fonte tutte le informazioni relative al proprio account Google e infine il Google Privacy Center dove, anche attravers