Da uno splendido isolamento – una nicchia di 35mila fedeli abbonati – al “piacere del mare aperto”, ovvero la trasmissione in chiaro sulla piattaforma Sky. Così Piero Maranghi racconta la nuova vita, cominciata nell’ottobre scorso, di Classica Hd di cui è socio insieme a Jan Mojto. In palinsesto, oltre alla migliore produzione internazionale, interviste, storie e incontri con personalità della cultura e dello spettacolo.
È molto alto, dinoccolato, veste un casual molto casual (e perciò assai ricercato, così sembra) e dimostra meno dei suoi 44 anni. Soprattutto per i gesti e per il sorriso. Piero Maranghi, editore televisivo e di libri sofisticati, ristoratore socio di due ristoranti giapponesi e della famosa Brisa di via della Brisa e della Cucina del Toro, presidente della Fondazione Piero Portaluppi, libraio e melomane, gestore del marchio Teatro alla Scala per cd, dvd e pubblicazioni attraverso Skira Classica insieme a Massimo Vitta Zelman, figlio dell’ex presidente e amministratore delegato di Mediobanca Vincenzo Maranghi, sembra uno che nella vita ha ereditato la fortuna di non dover lavorare. E invece, come si capisce dalla montagna di attività che segue, sgobba come un mulo. Divertendosi, giura. Dall’autunno scorso Maranghi ha deciso di mettere il naso fuori dalla grande stanza dei giochi del centro di Milano – casa editrice, canale televisivo, libreria e ristoranti stanno tutti fra i palazzi nobili di corso Magenta e piazza della Scala – in cui è rimasto felicemente rinchiuso per vent’anni, per buttarsi nel mare aperto dell’avventura televisiva ‘in chiaro’.
L‘articolo integrale è sul mensile Prima Comunicazione n. 446 – Gennaio 2014