(ITALPRESS) “Il tema del canone Rai, ovvero della tassa sull’apparecchio televisivo, e’ stato piu’ volte affrontato ma tutt’oggi resta irrisolto. E’ comunque curioso uno Stato in cui una tassa viene definita un abbonamento.
Ci domandiamo se nel terzo millennio abbia ancora senso parlare di un concessionario, e quindi di monopolio, del servizio pubblico”. Lo ha detto il deputato della Lega Nord, Davide Caparini, illustrando la mozione di cui e’ primo firmatario in cui la Lega chiede come primo impegno al governo di “applicare una volta per tutte la legge del 2008 che prevede, per gli over 75 con un reddito inferiore a 516,46 euro e senza conviventi, l’abolizione del pagamento del canone Rai e quindi definire le domande di rimborso ancora in sospeso dal 2008 al 2013”.
“In momento in cui lo Stato taglia tutti i sussidi all’editoria, e quindi al pluralismo del nostro Paese, di fronte a un continuo taglio dei contributi e a una drastica riduzione delle frequenze all’emittenza locale – ha aggiunto -, ci chiediamo che senso abbia sostenere un monopolio del servizio pubblico con tutte le risorse disponibili, ovvero con 1,7 miliardi di euro. Nell’editoria italiana ci sono tanti soggetti altrettanto meritevoli di avere un supporto, delle leggi favorevoli e un ambiente in cui sviluppare informazione e cultura”. (Italpress, 17 novembre 2014).
