Ecco cosa può succedere in Rai dopo la bocciatura del piano news del dg Campo Dall’Orto

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E’ andato tutto come da previsioni. Il Consiglio dei amministrazione ha bocciato il piano dell’informazione presentato dal direttore generale Antonio Campo Dall’Orto con il solo voto favorevole di Guelfo Guelfi e l’astensione di Carlo Freccero e di Marco Fortis (indicato dall’azionista ministero dell’economia e finanze). Assente al momento del voto Paolo Messa in palese contrasto con il dg.

E’ meno chiaro invece quello che accadrà in seguito. Campo Dall’Orto ha infatti insistito per mettere ai voti il suo piano e costringere i consiglieri a prendere una chiara posizione; è poi riuscito a far approvare i piani di produzione e trasmissione 2017 (con l’esclusione del dettaglio dei programmi autunnali) per consentire all’azienda di autorizzare la programmazione estiva.

Ora l’iniziativa è nelle mani del dg che ha incassato la sfiducia del Cda, a partire dalla presidente Monica Maggioni, e potrebbe dimettersi. Ma il condizionale è d’obbligo perchè è sua intenzione chiedere subito una verifica con l’azionista, appunto il Mef di Pier Carlo Padoan. Che cosa gli dirà il super ministro? Di lasciare la poltrona, come vorrebbe il Pd di Matteo Renzi, oppure non prenderà posizione lasciando la decisione alla sensibilità di Campo Dall’Orto?

Di certo la strada del dg Rai, a 21 mesi dall’inizio del suo mandato, è stretta e impervia e la destinazione è quasi certamente un vicolo cieco. Ma occorre fare i conti con la politica che non ha ancora in mano il nome del suo successore. Giancarlo Leone ha detto di no e le chance di Paolo Del Brocco (attuale ad di Rai Cinema) sembrano diminuire di giorno in giorno.

L’unica arma in mano allo sfiduciato Campo Dall’Orto potrebbe essere quella di una mancanza di reali alternative in grado di governare la Rai per un solo anno ed in piena campagna elettorale. E molti giurano sul fatto che il dg è ad un passo dal lasciare, ma che questo passo potrebbe essere frenato da iniziative istituzionali.