Daphne Caruana Galizia, giornalista d’inchiesta maltese, è morta oggi, 16 ottobre, nell’esplosione della sua auto a Bidnija. La blogger, 53 anni, soprannominata ‘una donna Wikileaks’ da Politico, che l’aveva inserita tra le 28 personalità che “stanno agitando l’Europa”, era diventata celebre in seguito allo scandalo dei ‘Maltafiles’.
Nel 2016, nel pieno del caso dei ‘Panama Papers’, aveva chiamato in causa anche la moglie del premier Muscat, accusandola di avere delle proprietà nei paradisi off-shore. In seguito alla sua denuncia lo stesso Muscat aveva indetto elezioni anticipate a giugno, vincendole.

“Tutti sanno quanto Galizia fosse critica nei miei confronti, sia a livello personale, sia politico, ma nessun può giustificare questo atto barbaro. Non avrò pace finché non sarà fatta giustizia”, ha detto il premier laburista, che in conferenza stampa ha apertamente affermato che ad uccidere la giornalista sarebbe stata un’autobomba.
Secondo il Times of Malta, la cronista, 15 giorni fa, aveva depositato una denuncia dopo aver ricevuto minacce di morte.
This is a spiteful attack on a citizen and freedom of expression. I will not rest until justice is done. The country deserves justice -JM
— Joseph Muscat (@JosephMuscat_JM) 16 ottobre 2017