“Il turismo è un settore chiave dell’occupazione e della nostra bilancia dei pagamenti, ma questo ruolo non trova adeguato riscontro nelle classifiche internazionali per l’arbitrarietà degli indicatori. Quindi è necessario dotare il Paese di sistemi di misurazione e valutazione adeguati al nostro turismo diffuso, con tante specificità, che non ha eguali nel mondo”. Stefano Lucchini, Chief Institutional Affair and External Communication Officer di Intesa San Paolo, introducendo il convegno ‘L’Italia e la sua reputazione: una potenza turistica’, alla Sala del Mappamondo della camera dei deputati, annuncia la creazione di un indice in grado di valorizzare le nostre specificità.

L’iniziativa, che punta a costruire un modello italiano di riferimento per il turismo, nasce dalla collaborazione fra ‘’italiadecide’’, l’associazione per la qualità delle politiche pubbliche, presieduta da Luciano Violante, e uno dei soci, Banca Intesa San Paolo, già impegnata anche in un ampio progetto di ricerca sulla reputazione dell’Italia nelle classifiche internazionali, che influenza la nostra capacità competitiva di attrarre investimenti.
“Per cogliere le opportunità rappresentate dalla crescente domanda turistica è necessario che il settore implementi investimenti, innovazione, piani di formazione e che sia in grado di proporre un’offerta integrata e digitale”, ha sottolineato Pierluigi Monceri, responsabile della Direzione Regionale Lazio, Sardegna e Sicilia di Intesa Sanpaolo, presentando il Patto per il turismo 4.0 a sostegno del sistema turistico italiano che ha un peso rilevante sull’economia del Paese sia in termini di Pil che di occupazione. “Il nostro Gruppo crede fermamente nel turismo e con il ‘Patto per il Turismo 4.0’ ha messo in campo competenze e risorse per sostenere i progetti delle imprese che operano in questo settore”.
“La nostra offerta – rileva il direttore scientifico di Italiadecide, Daniela Viglione – ha una enorme varietà: ricchezza dei territori, molteplicità di dimensioni, paesaggi naturali, preistoria, musei all’aperto, una struttura dell’ospitalità piccola e famigliare che da limite è diventata un vantaggio. Peculiarità che non sono tenute in conto da misurazioni standard da parte di soggetti né neutri, né efficaci, che operano attraverso strumenti omogenei e non realistici. Perciò abbiamo avviato una serie di analisi per capire le ragioni del posizionamento dietro a vecchi e nuovi concorrenti e realizzare quindi un nuovo indicatore ‘’out of the map’’ che dia valore misurabile all’unicità dell’Italia.’’
Dopo il contributo di esperti, dal presidente di Confcultura, Patrizia Asproni, che sottolinea il limite dei requisiti uniformi dei ranking mondiali, allo studioso di Big data, professore di Computer Science a Salisburgo, Euro Beinat, che rileva come un indice non sia mai tecnico, ma sempre ed esclusivamente politico, al dirigente del mibact, Francesco Trapinassi che evidenzia il ruolo delle metodologie digitali nel piano strategico del turismo, arriva l’esperienza del regista della serie televisiva ‘’Montalbano’’, Alberto Sironi.
“Dopo aver girato la Sicilia a tutto campo – racconta – abbiamo trovato nel triangolo ragusano a scendere il posto migliore per mettere assieme una città che non esiste, una sorta di metafisica dei luoghi, costruita sui ricordi di Cammilleri. Campagna, mare, paesaggio urbani, raccolti qua e là per ospitare storie quotidiane nel mito del commissario Montalbano, che si aggira in piazze di paesi barocchi, dove sono state tolte le macchine e guida da 20 anni la stessa auto. Le nostre scelte – conclude – hanno anche portato il sindaco di una città a vietare davvero le auto nelle piazze e un altro primo cittadino a bloccare la vendita di una vecchia fabbrica di mattoni, affacciata sul mare come un tempio antico, spesso teatro delle gesta di Montalbano”.
Fiction, storia e presente sono uniti da una bellezza e attrattività dei luoghi che non ha eguali nel mondo. E il Presidente Violante, concludendo il convegno, vorrebbe che ispirassero anche una maggiore cura e senso di responsabilità: ‘’E’ il nostro benessere – rileva , proponendo anche un Osservatorio sul turismo – e dovrebbe suscitare in tutti un maggiore senso di appartenenza.