Raccogliamo qui di seguito alcune delle prime e più importanti dichiarazioni di esponenti del gruppo francese Vivendi raccolte da Ansa e Agi durante l’assemblea generale di Telecom Italia.

In quanto “primo azionista Vivendi contribuisce a riscostruire le fondamenta di Telecom Italia”. Lo ha detto Arnaud de Puyfontaine, presidente di Tim e ceo di Vivendi durante l’assemblea generale del gruppo francese. “La nostra è una visione industriale di lungo termine promossa da Amos Genish e sostenuta da Vivendi”, ha aggiunto, rendendo omaggio al lavoro del numero uno di Tim e alla sua squadra manager “di portata internazionale”. Il braccio destro di Vincent Bolloré ha quindi sottolineato “l’eccellente performance” registrata da Telecom nel 2017.
“L’arrivo di un fondo attivista ha fatto colare fiumi di inchiostro. Sono partigiani di uno smantellamento di Telecom Italia e contestano Vivendi su un’analisi sbagliata, un controsenso totale”: lo ha detto il ceo di Vivendi Arnaud de Puyfontaine commentando davanti agli azionisti a Parigi il caso Elliot. “Il nostro obiettivo – ha martellato – è chiaro: aumentare significativamente il valore di Telecom Italia nell’interesse di Telecom dell’Italia e degli italiani. Roma non si è costruita in un giorno. Vivendi dispone di tutto il tempo necessario” perché ha un “progetto industriale di lungo termine” ha ribadito de Puyfontaine che di Tim è il presidente.
“Siamo in Telecom Italia per il lungo. Il 4 maggio non è la fine dei giochi ma solo l’inizio di un nuovo capitolo”: è quanto afferma un portavoce di Vivendi in vista della battaglia all’ultimo voto che si consumerà il 24 aprile (o in differita il 4 maggio), durante le due assemblee che nelle attese saranno le più partecipate della storia del gruppo.
“In questo momento gli investimenti in Italia fanno gridare…Ma come si dice in casa nostra è alla fine della fiera che si contano gli animali. Fu la stessa cosa tanti anni fa, quando entrammo in Mediobanca, alla fine ci furono benefici e contribuimmo alla stabilità di Mediobanca e Generali. Penso che alla fine tutto ciò fa parte delle cose della vita: bisogna essere coraggiosi”: lo ha detto Vincent Bolloré rivolgendosi agli azionisti durante l’Assemblea Generale di Vivendi e il riferimento a Tim è chiaro.
L’ingresso di Cdp in Telecom Italia è “condivisibile”: lo ha detto un portavoce di Vivendi a margine dell’Assemblea generale del gruppo a Parigi, aggiungendo: “E’ positivo che abbiano investito”. Il portavoce ha quindi ribadito che Vivendi è contraria alla divisione della rete e privilegia gli investimenti di lungo termine.
“Siamo molto sorpresi per i commenti del signor Calenda” ha detto un portavoce di Vivendi a margine dell’assemblea generale del gruppo a Parigi. In un’intervista a La Repubblica, il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, ha affermato nei giorni scorsi che “Vivendi è stato un pessimo azionista” in Telecom Italia e che “l’Italia ha bisogno di una rete unica forte, capace di mobilitare investimenti”.
“I Governi in Italia, cosi’ come in altri Paesi, vanno e vengono ma noi resteremo azionisti in Telecom Italia che e’ una societa’ quotata, e continueremo nella nostra strategia a lungo termine”. Cosi’ un portavoce di Vivendi risponde alle domande dei giornalisti, in merito a un possibile nuovo scenario all’interno della societa’ italiana con il probabile arrivo di un nuovo Governo. Avete avuto contatti con le forze politiche risultate vincenti dalle urne? “No, ma comunque non spetta a noi avere contatti con loro, ma all’ad Genish”, e’ stata la risposta. (AGI)