Pirateria: Siae, le mani del crimine sul diritto d’autore

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(ANSA) – ROMA, 30 OTT – “La pirateria non è più in mano a piccoli malfattori, le grandi organizzazioni criminali dedite al commercio di droga, alla prostituzione, hanno messo le mani sul diritto d’autore”. Ne è convinto il presidente della Società  italiana degli autori e degli editori, Giorgio Assumma, che sottolinea: “Le ultime operazioni condotte dagli ispettori del Servizio di Antipirateria della Siae in collaborazione con le Forze dell’ordine lo confermano”. Il presidente Siae è intervenuto in apertura oggi a Roma all’ultimo convegno degli Stati Generali del Cinema, dedicato alla pirateria e presieduto dal parlamentare Pdl Luca Barbareschi, nell’ambito del Festival Internazionale del Film. Assumma, che farà  parte del “Comitato Tecnico contro la pirateria” del governo, coordinato dal segretario generale della presidenza del consiglio Mauro Masi, ha poi auspicato sezioni penali specializzate che formino magistrati all’altezza di applicare le leggi antipirateria che già  esistono. “Occorre anche trovare docenti che sappiano insegnare ai giovani l’educazione al rispetto della proprietà  intellettuale e occorre trovare l’appoggio della scuola, dei presidi che investano in questa battaglia di civiltà . Sono d’accordo ed è da molto tempo che lo suggerisco – ha concluso – di dare ai giovani pirati (che devono essere vigilati dai genitori) sanzioni che li obblighino a compiere servizi sociali: ripulire le scritte con le quali hanno imbrattato i monumenti, ma anche accompagnare gli anziani o i portatori di handicap”.