CRISI: LA RICETTA DI NOKIA CITY CONTRO LA RECESSIONE
A TAMPERE IN FINLANDIA DOVE SI E’ SCOMMESSO SU RICERCA E SVILUPP
(ANSA) – TAMPERE (FINLANDIA), 16 NOV – Sulle carte geografiche è indicata da secoli come Tampere, terza città della Finlandia a 170 chilometri a nord della capitale Helsinki, ma ormai da qualche anno a molti è nota come Nokia City. Alla periferia di Tampere, in una cittadina che si chiama appunto Nokia, c’é infatti il quartier generale del gigante delle telecomunicazioni in Europa, l’azienda che è diventata per il grande pubblico europeo sinonimo stesso di telefonino e che è stata la locomotiva del poderoso sviluppo economico della Finlandia negli ultimi dieci anni. Agli inizi degli anni ’90 la Finlandia era piombata in una forte recessione, con ristagno dei consumi, delle attivita’ produttive e del commercio estero, ricorda oggi Risto Koivisto, presidente del Consiglio della regione di Tampere. Il polo di sviluppo elettronico era appena sorto e muoveva i primi passi in un contesto industriale locale ancora dominato dall’industria delle cartiere e dei cavi elettrici. La crisi avrebbe potuto ucciderlo sul nascere ma la Nokia decise di investire il massimo possibile delle proprie risorse in ricerca e sviluppo, aiutata in questo anche dall’Unione Europea. Noi del Consiglio regionale, aggiunge Koivisto, capimmo che scommettere sullo sviluppo di questo nuovo polo industriale era l’unica via di uscita dalla crisi. Ci impegnammo quindi al massimo per lo sviluppo dell’università di Tampere e per pianificare l’impiego delle risorse a disposizione a vantaggio della crescita delle infrastrutture. Koivisto, che fa parte dell’Assemblea delle regioni di Europa (Are), ritiene che la ricetta di ‘Nokia city’ possa oggi essere applicata ovunque in Europa, per uscire da una crisi economica a livello globale che si annuncia profonda e complicata. “Si tratta di fare in modo che le autorità locali vengano lasciate libere di disporre come meglio credono delle risorse generate localmente per promuovere lo sviluppo e, soprattutto, di mettere in pratica quelle politiche che facilitano l’inserimento dell’industria nel tessuto sociale”. “Oggigiorno – aggiunge – migliaia e migliaia di lavoratori della regione di Tampere devono il loro benessere al polo delle telecomunicazioni e compito primario del consiglio regionale è di promuovere sempre più il livello di istruzione, in particolare dell’educazione universitaria, e di metterla al servizio dell’industria”. Anche in tempi di crisi, conclude Koivisto, bisogna scommettere su ricerca e sviluppo, da un lato, e favorire dall’altro l’integrazione della forza lavoro e dell’industria stessa nel territorio locale per avere la certezza di un ritorno degli investimenti fatti alla ripresa del ciclo economico. I risultati qui sono sotto gli occhi di tutti. La Nokia ha realizzato l’anno scorso un fatturato di 51 miliardi di euro, dando lavoro a 112mila persone in tutto il mondo, con Tampere al centro dello sviluppo e, quindi, del benessere generato.