Tlc/Appello Olo a Agcom e Antitrust: rischio concorrenza su fisso
Alla vigilia esame degli impegni su rete,nuovo attacco a Telecom
Roma, 25 nov. (Apcom) – “Con la presente le società scriventi intendono portare all’attenzione di Codeste Autorità la preoccupante situazione del mercato dei servizi di rete fissa, sia dal lato wholesale che dal lato retail. In particolare le scriventi segnalano la strategia di Telecom Italia volta alla compressione dello sviluppo di una concorrenza sostenibile e la conseguente necessità di una regolamentazione ferma che scongiuri il pericolo della ri-monopolizzazione del mercato. E’ ormai, infatti, evidente la strategia di Telecom Italia che, da una parte, mira a rafforzare la propria posizione dominante ostacolando il rafforzamento infrastrutturale”. Inizia cosi’ la lettera inviata all’ Autorita’ per le Comunicazioni e all’ Antitrust da 8 operatori alternativi di tlc alla vigilia della discussione sul riassetto delle rete infrastrutturale di Telecom Italia.
Bt Italia, Colt, Fastweb, Tele2, Tiscali, Vodafone, Welcome Italia e Wind formulano diverse accuse nei confronti dell’ ex monopolista. Nei mercati Wholesale (all’ingrosso) Telecom, secondo gli operatori alternativi sta aumentando le tariffe sia dell’ unbundling che nel bitstream, senza peraltro “un livello soddisfacente” garantito nella fornitura dei due servizi.
Gli otto Olo, ribadiscono la loro posizione negativa nei confronti degli impegni presi da Telecom in sede di confronto con l’Agcom sulla rete infrastutturale, contestando il particolare “l’assenza di impegni in termini di: garanzia di equivalence of inputs;inclusione della rete in fibra ottica; inclusione di tutti i servizi in cui Telecom detiene un significativo potere di mercato;miglioramento degli standard di fornitura;trasparenza sui piani di sviluppo della rete; definizione di un processo di transizione verso le reti NGA; coinvolgimento attivo degli operatori; reale possibilita’ di governance e verifica del rispetto degli stessi.
Ed il fatto che per certi aspetti essi costituiscono anche un arretramento rispetto alla regolamentazione vigente, rende la proposta di Telecom Italia inadeguata rispetto ai problemi concorrenziali sopra-evidenziati, come peraltro evidenziato da tutti partecipanti alla consultazione pubblica”.La contestazione coinvolge anche la realizzazione di una rete in fibra ottica da parte di telecom Italia senza regole precise per l’accesso a questa infrastruttura con l’accusa di “preemption” del mercato con la nuova tecnologia. Per quanto riguarda il mercato retail, la lettera degli Olo evidenzai che Telecom sta portando avanti una politica commerciale aggressiva con offerte a larga banda non replicabili con la cancellazione del canone. Gli otto operatori alternativi contestano anche il recente aumento del canone mensile concesso a Telecom.
“L’insieme delle condotte sopra illustrate conclude la lettera degli operatori a Agcom e Antitrust – se non contrastate tempestivamente da interventi regolamentari, in primis il rigetto degli impegni presentati, il rigetto degli aumenti wholesale proposti da Telecom Italia ed un intervento tempestivo sulle offerte retail di Telecom Italia comprometterà definitivamente ogni possibilità di concorrenza nel fisso, proprio in un momento nel quale il contributo dell’intero sistema appare vitale per l’ammodernamento delle infrastrutture e l’offerta di servizi avanzati”.