CINEMA: FERRARI (ANICA) LA CRISI? NON INFLUIRA’ TROPPO
(ANSA) – ROMA, 27 NOV – La crisi mondiale “non influirà troppo sul cinema”. Lo dice Paolo Ferrari, presidente dell’Anica, l’associazione delle industrie cinematografiche, convinto che la contrazione dell’economia possa “rivelarsi addirittura salutare per rivedere alcuni costi che ultimamente, soprattutto nel campo della produzione, sono lievitati in maniera esponenziale”. Quella che invece preoccupa – spiega Ferrari al Giornale dello Spettacolo alla vigilia delle Giornate Professionali di Cinema, che si svolgeranno a Sorrento dal 1° al 5 dicembre -. ‘e’ la conseguenza delle agitazioni sindacali ad Hollywood. “Sul piano della produzione il problema esiste ed è serio”, dice. Sul fronte italiano, Ferrari è ottimista. “Mi sembra che in questi due ultimi anni le sale abbiano retto bene il rapporto con il pubblico. Anzi, con i film di Natale potremmo anche chiudere l’anno molto vicini al pareggio con il 2007”. Merito in gran parte della qualità , spiega: “la nostra cinematografia é vitale e ha saputo fare grandi cambiamenti. Film come Gomorra e Il divo hanno dato un segnale di grande forza”. Ma non mancano le perplessità , soprattutto sulle uscite estive: “stiamo facendo una fatica enorme a confermare l’allungamento di stagione. – spiega il presidente dell’Anica – Certamente abbiamo fatto grandi progressi ma non sono ancora sufficienti. La distribuzione deve mettere a disposizione i film giusti e aumentarne il numero, e l’esercizio deve tenere i cinema aperti e avere un’attenzione particolare per questi prodotti”. Infine il digitale: “non vedo questa trasformazione così vicina. – conclude Ferrari – Il vero salto di qualità potrà esserci nel momento in cui ci saranno in circolazione dei veri film pensati e girati in 3D”.