RAI: VILLARI, STABILIREMO ROAD MAP PER NUOVO CDA

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RAI: VILLARI, STABILIREMO ROAD MAP PER NUOVO CDA
 
(AGI) – Roma, 2 dic. – Il presidente della commissione di vigilanza Rai, Riccardo Villari annuncia una ‘road map’ per la nomina del nuovo Cda Rai e chiede ai senatori del Pd di poter incontrarli per esporre le proprie ragioni prima dell’assemblea del gruppo convocata giovedi’ per ratificarne l’espulsione. “Ogni momento di dialogo, di confronto tra maggioranza e opposizione sulla vigilanza Rai come su altre questioni e’ sempre un momento auspicabile, un passaggio positivo – dice Villari a Radio Radicale a proposito dell’incontro tra capigruppo di maggioranza e opposizione di questa sera – il miglior contributo che posso dare e’ far funzionare la commissione”. “Qualche piccola cosa l’abbiamo fatta – prosegue – ne abbiamo programmata qualcun’altra, l’abbiamo fatto insieme. Bisogna lavorare perche’ ci sia la partecipazione di tutti, si deve lavorare per superare le tensioni e le contrapposizioni dure e aspre, nel mio piccolo cerco di dare il mio contributo. Nel pieno rispetto delle posizioni espresse da tutti, respingendo comunque le offese, io faccio la mia parte affinche’ la commissione funzioni, cerco di essere quello che svolge un ruolo propositivo. C’e’ molto arretrato, lo abbiamo messo sul tavolo fin dal primo giorno e tra i punti c’e’ anche il rinnovo del cda Rai. Noi dobbiamo partecipare alla valorizzazione del servizio pubblico creando le precondizioni affinche’ l’azienda Rai operi nella maniera migliore e possa liberare tutte le potenzialita’ che ha perche’ e’ un’azienda straordinaria. Tra queste precondizioni – dice – c’e’ sicuramente quella di dare un Cda all’azienda, ne abbiamo discusso in ufficio di presidenza, adesso stabiliremo una road map che giungera’ a quello nei modi e nei tempi stabiliti”. “Io sono un militante, un dirigente e un senatore del Pd – dice ancora Villari – mi sento tale, non staro’ nel pantheon di questo partito ma certo ho dato il mio piccolo contributo perche’ nascesse, le differenze in politica sono il sale del dibattito e il pluralismo deve essere a tutti garantito. Quello che da tutti viene chiamato un processo ha gia’ avuto qualche udienza, mi auguro che giovedi’ ci sia un dibattito aperto e partecipato, guai se non fosse cosi’, fatico a credere che non si abbia nulla da dire. Non voglio credere che si cerchi di silenziare il dibattito, vorrei che ci fosse un dibattito aperto. Nelle prossime ore – conclude – mandero’ qualche riga ai colleghi senatori per manifestare il mio desiderio di incontrarli per rappresentare le mie ragioni. E’ paradossale che in questa vicenda ci sia un solo punto di debolezza, e cioe’ il mio comportamento”.