RAI: AL VIA CAMPAGNA CANONE 2009, DANTE COPIA BENIGNI
PETRUCCIOLI, 3/4 ITALIANI LO PAGANO, COMPATTI COME LA WERMACHT
(ANSA) – ROMA, 4 DIC – Che cosa sarebbe stato il mondo se la Rai fosse esistita anche prima? Dante avrebbe preso spunto dalla lectura dantis di Roberto Benigni in tv: “Ehi babbo, c’é un nobiluomo che mi sta dando molte idee: se le riscrivo si fa il botto!”. Karl Marx avrebbe guardato Porta a Porta, Annozero e Ballarò e si sarebbe convinto della necessità di “rivedere tutto”. Inutilmente, invece, Eva avrebbe chiesto la mela ad Adamo, rannicchiato sull’albero a guardare Novantesimo minuto. E’ l’ispirazione scelta dalla Rai per ‘Buone feste buone’, la campagna firmata da Roberto D’Alatri per fare gli auguri di buone feste e invitare al pagamento del canone. I ‘teaser’ con i personaggi andranno in onda da domani, gli spot dal primo gennaio. E così Galileo vede Quark di Piero Angela e si convince che la sua teoria “é tutta da rifare”; Robespierre salva Maria Antonietta dalla ghigliottina perché sta seguendo in tv L’isola dei famosi e urla dal salotto che non è stata ancora nominata; Napoleone, alla vigilia della battaglia di Austerlitz, non vuole essere disturbato perché sta guardando Montalbano. Sei spot per una campagna che arriva dopo una stagione particolarmente felice per la tv in generale, con un aumento di oltre 500 mila spettatori in prime time e quasi 200 mila nelle 24 ore. “Nei giorni scorsi – ha sottolineato il presidente Claudio Petruccioli, presentando l’iniziativa con il direttore generale Claudio Cappon e il vice dg Giancarlo Leone – qualcuno ha detto che il canone è la tassa più odiata degli italiani. Secondo me é un’affermazione avventata. E’ vero che un quarto degli italiani non paga il canone, e quindi abbiamo il problema del recupero dell’evasione, ma non dobbiamo dimenticare i tre quarti di italiani che, compatti come la Wermacht, sono fedeli all’azienda e il canone lo pagano. Questa fedeltà non è solo un fatto burocratico, ma anche la testimonianza di un certo spirito civico. E non sono affatto sicuro che coloro che non pagano il canone vedano la Rai meno di quelli che lo fanno”. “Quando si parla del problema del finanziamento dell’azienda – gli ha fatto eco Cappon – bisognerebbe tener conto di tutta l’offerta Rai, che coinvolge anche il satellite, il digitale terrestre, il web, le Teche, il cinema. Un’offerta nella quale investiamo 400 milioni milioni di euro all’anno e che ha lanciato fenomeni come Fiorello, Gomorra o il boom di Rai 4 nella Sardegna ‘all digital’ e che guarda al futuro”. A fronte di un canone “che è il più basso d’Europa”, l’azienda è riuscita “a mantenere un livello di solidità finanziaria eccezionale – ha sottolineato il dg – nel quadro di grave crisi che attraversa il Paese”. Tutti i teaser avranno musiche originali di Riccardo Eberspacher, contestualizzate all’epoca dei testimonial: note new age per Adamo ed Eva, liuti e mandole per Dante, madrigali per Galileo, spinette in stile Luigi XVI per Robespierre, una marcetta militare per Napoleone e cori in stile socialista come sottofondo per Marx. La casa di produzione è la Buddy Film, D’Alatri firma anche la sceneggiatura, la fotografia è di Agostino Castiglioni.