CRISI: SKY; SOSPESI SPOT ANTIGOVERNO,GRILLO CON MURDOCH

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CRISI: SKY; SOSPESI SPOT ANTIGOVERNO,GRILLO CON MURDOCH


MAGNATE SCRIVE A PREMIER;P.S.BERLUSCONI,MEGLIO IVA 10% PER TUTTI


(ANSA) – ROMA, 4 DIC – Dopo gli spot, le lettere. Sky sospende la messa in onda dei filmati anti-governo, diffusi in segno di protesta contro il raddoppio dell’Iva al 20% sulla pay tv. Arriva però la conferma della missiva scritta dal numero uno di News Corporation in persona, Rupert Murdoch, al premier Silvio Berlusconi, come anticipa oggi il Corriere della Sera. Scrive anche Beppe Grillo, sul suo blog, per invitare il magnate a usare gratuitamente i suoi filmati. E Pier Silvio Berlusconi, vicepresidente di Mediaset, sottolinea: “Avremmo preferito l’Iva al 10% per tutti”. A quanto si apprende, la lettera di Murdoch – che fonti Sky precisano di non aver diffuso in quanto riservata – ricalca sostanzialmente i contenuti delle dichiarazioni ufficiali dell’azienda dei giorni scorsi. Intanto la ‘resistenza’ dell’emittente sembra assumere toni più moderati: gli spot sono stati sospesi e i telegiornali di Sky Tg24 – sottolineano ancora dalla tv satellitare – continuano a occuparsi del caso dando conto di tutte le posizioni in campo. Dopo il commento pacato di ieri del presidente Mediaset, Fedele Confalonieri (“Sky difende legittimamente i suoi interessi”), il vicepresidente Pier Silvio Berlusconi oggi dice: “Avremmo preferito l’Iva al 10% per tutti”. E ricorda che il raddoppio dell’imposta “colpisce Mediaset Premium”, attività  “ancora in fase di lancio mentre il satellite finora le agevolazioni le ha avute”. Con Murdoch, assicura il figlio del premier, i rapporti “sono buoni”. Ma c’é chi, come il presidente della Rai Claudio Petruccioli, coglie “una novità ” nello scontro sull’Iva: “In passato ogni volta che scoppiava la guerra delle tv era sempre tra Rai e Mediaset”, stavolta invece il contenzioso “non riguarda la Rai: vuol dire – conclude con una punta di compiacimento – che il panorama italiano è cambiato e che i player non sono più due ma tre”. Nell’arena scende anche Grillo, rivolgendosi sul suo blog al “caro mister Murdoch”. “Il suo soprannome – scrive – è lo Squalo e il suo fine è il profitto, dicono che lei sia spietato, ma a suo favore esiste un fatto incontrovertibile. Lei non è diventato primo ministro per proteggere le sue televisioni”. Di qui l’invito al magnate a usare gratis i filmati di denuncia presenti sul blog, a due sole condizioni, “nessuna pubblicità  al loro interno e citazione della fonte”. Continua intanto la polemica politica. In particolare il ministro delle Politiche comunitarie, Andrea Ronchi, punta il dito contro “il clamore della sinistra a corto di idee” e ripete che sull’Iva c’é “una presa di posizione Ue molto chiara”. E da Bruxelles la portavoce del commissario Ue al fisco, Laszlo Kovacs, ribadisce che per l’Europa conta l’allineamento delle aliquote: “Applicare l’Iva ridotta o quella standard è un’opzione dei governi. Spettava al governo italiano scegliere, e in questo caso ha scelto quella standard”.