Da ‘Prima comunicazione’, numero 384, Maggio 2008
“I big della carta stampata, spaventati dalle crescenti difficoltà nel recuperare pubblicità , stanno mettendo mani sulla radio con l’intenzione di prosciugare le risorse che alimentano gli editori indipendenti”. Enzo Campione, presidente della concessionaria di pubblicità Radio e Reti, che ha appena festeggiato i vent’anni di attività , guarda con sospetto le manovre dei grandi gruppi sul fronte radiofonico e lo dice chiaro .
Secondo Campione, le recenti polemiche relative alla rilevazione Audiradio rientrerebbero in questo quadro: “Il fatto è che da tre-quattro anni i grandi gruppi editoriali stanno cercando di cambiare le regole del gioco”.
Ecco allora, prosegue Campione, che i grandi gruppi avrebbero avviato “una manovra larga che parte proprio dalla contestazione dell’attuale sistema Audiradio. Il primo passo è la separazione della rilevazione degli ascolti nazionali da quelli regionali. Una mossa che mira a creare una spaccatura nel mercato tra emittenti di serie A ed emittenti di serie B. Il passo successivo è il dirottamento delle risorse pubblicitarie destinate alle radio areali (emittenti che coprono una o più regioni: ndr) verso i soggetti che operano a livello nazionale”.
In ballo, per Campione, ci sarebbero i quaranta milioni di euro fatturati ogni anno dagli editori indipendenti.