Personaggi – Silvio Garattini. Un farmacologo contro le bufale dei media
L’articolo riprodotto su Primaonline.it è un estratto di quello pubblicato nel numero 375, Luglio/Agosto 2007, di ‘Prima Comunicazione’
Quando si parla di medicina cure miracolose e allarmismi riempiono le pagine dei giornali, salvo poi rivelarsi delle bufale. E’ un modo di fare informazione sbagliato e che danneggia i malati, accusa Silvio Garattini, farmacologo di fama mondiale e direttore dell’Istituto Mario Negri di Milano.
“Sulla cosiddetta ‘cura Di Bella’ si sono sprecati fiumi di parole sui giornali e intere trasmissioni televisive. Solo un giornalista, Emilio Fede, che io ricordi si è opposto a questa grandiosa montatura. Lo stesso per l’aviaria e la Sars che, possiamo dirlo con certezza, non sono e non saranno delle pandemie a livello mondiale”, dice Garattini. “Ma quello che per me è davvero inaccettabile è che poi, anche a dieci anni di distanza, non si vada a vedere cosa è successo veramente, chi aveva ragione e chi torto, quali sono gli interessi che stanno dietro, e non solo economici”.
“I media non sono gli unici colpevoli. Io sarei molto più critico con i medici, con i ricercatori, con le grandi agenzie che si occupano di salute e con le riviste scientifiche che pubblicano i lavori”, continua Garattini. “Però mi sembra che i giornali non abbiano alcun interesse, o voglia, di rompere questo giocattolo fatto da una parte di annunci di scoperte miracolose e dall’altro di allarmismi che poi, a volte, si rivelano per quello che sono, inutili”.
“Se fossero vere tutte le nuove scoperte che secondo i media dovevano servire a sconfiggere i tumori, l’Aids, le grandi malattie, li avremmo già sconfitti decine di volte”, sostiene Garattini. “Invece un eccesso di euforia su questi temi ha come solo risultato quello di rendere un cattivo servizio ai malati”.