Periodici – Aidem. Un siluro contro la Rai
L’articolo riprodotto su Primaonline.it è un estratto di quello pubblicato nel numero 367, Novembre 2006, di ‘Prima Comunicazione’
Primo, fare una legge che impedisca ai partiti di continuare a essere i padroni della Rai. Secondo, riaprire i mercati delle frequenze e della pubblicità oggi schiacciati, per la tivù, da posizioni dominanti; terzo, smantellare l’attuale struttura dell’Auditel perché non si è mai visto che, in un libero mercato, i controllati possano fare anche i controllori. Sono questi i primi bersagli di Aidem, la rivista trimestrale – editore il tarantino Piero Chimenti, prima uscita anche a Bruxelles il 7 dicembre – che Giulietto Chiesa e Adalberto Minacci intendono lanciare, a mo’ di siluro, contro le vetrate di viale Mazzini. Chiesa, ex corrispondente dell’Unità e poi della Stampa a Mosca – e ora europarlamentare nel gruppo misto dopo aver rotto i ponti con l’Italia dei valori – è un vecchio del mestiere. E lo è anche Minucci, ex Unità e Pci pure lui. Quando entrambi furono buttati fuori da Left-Avvenimenti, il settimanale acquistato da Ivan Gardini, figlio del suicida del crack Ferruzzi, giurarono vendetta. Ed eccolo qui – per ora i soldi ci sono – il loro nuovo ariete con una schiera di firme illustri: da Lidia Ravera a Vauro, Diego Novelli, Sabina Guzzanti, Marco Travaglio, l’ex Rai Roberto Morrione, Franco Cardini, Margherita Hack e soprattutto Tana de Zulueta, la parlamentare firmataria di una legge di iniziativa popolare (50mila firme già raccolte) che, se andasse davvero in buca, lascerebbe dell’attuale sistema Rai soltanto macerie.