L’articolo riprodotto su Primaonline.it è un estratto di quello pubblicato nel numero 358, Gennaio 2006, di ‘Prima Comunicazione’
Prima tocca a Donna Moderna, poi a Grazia e infine a Tu. Nini Briglia, direttore generale dei periodici, sta ridisegnando la fisionomia dei settimanali femminili della Mondadori. Con un doppio obiettivo: fare in modo che recuperino competitività sul mercato pubblicitario (Donna Moderna e Grazia, rispettivamente con circa 50 e 30 milioni di euro di fatturato, sono tra le colonne portanti della casa editrice), dopo l’ingresso in questo segmento di Vanity Fair, e tentare di contrastare un calo delle vendite in edicola (in parte mascherato dagli abbonamenti) al quale ormai anche l’offerta di prodotti collaterali riesce con difficoltà a rimediare, tanto che nel 2006 il loro numero verrà ridotto in modo significativo.
Per Donna Moderna la novità sostanziale è l’introduzione del formato pocket, venduto al prezzo di copertina di 1 euro, che dal 12 gennaio affianca con una tiratura di 150mila copie quello tradizionale (1,30 euro). Ma il settimanale, diretto da Patrizia Avoledo e Cipriana Dall’Orto, da inizio febbraio sarà in edicola anche rivisto nei contenuti e verranno rinnovati i supplementi mensili Casa idea (dal 10 febbraio) e Donna in forma (dal 24). “La versione pocket per un settimanale è un’assoluta novità “, sottolinea Roberto Zendroni, responsabile dell’unità di business dei femminili. “Abbiamo deciso di adottarla per Donna Moderna dopo una serie di test molto positivi, che hanno confermato come il pocket aiuti a far conoscere la testata a nuove lettrici, soprattutto giovani”. E, oltre a un aumento delle vendite, la Mondadori si aspetta buoni risultati anche sul piano pubblicitario: “Metteremo a disposizione degli inserzionisti un maggior numero di copie e un target più ampio”, dice Zendroni.