Televisione – Commissione Europea. Seconda direttiva ‘Televisione senza frontiere’
L’articolo riprodotto su www.primaonline.it è un estratto di quello pubblicato nel numero 357, Dicembre 2005, di ‘Prima Comunicazione’
Il commissario europeo ai Media e alla società dell’Informazione, Viviane Reding, spiega i principi della nuova direttiva ‘Televisione senza frontiere’ approvata il 13 dicembre dalla Commissione europea. “Siamo in piena fase di convergenza tra i media. Per questo non era più possibile continuare a regolamentare la tivù senza regolamentare anche gli altri media”, dice il commissario Reding. “La direttiva afferma il principio di neutralità tecnologica, in base al quale regolamentiamo i contenuti, ma non il mezzo con cui sono veicolati all’utilizzatore finale. Si tratta di creare un terreno uniforme per tutti i media audiovisivi, dalla tivù al telefonino. Vogliamo che ci sia uno zoccolo comune che garantisca la protezione di alcuni interessi di base della società “.
“La tivù ha anche una regolamentazione che riguarda la pubblicità “, prosegue Viviane Reding. “Abbiamo mantenuto parte delle regole stabilite dalla precedente direttiva, rendendo però il pacchetto più leggero. L’obiettivo è di lasciare maggiore libertà alle emittenti nella gestione dei contenuti pubblicitari, sopprimendo il limite giornaliero ma conservando il limite orario di 12 minuti”.
Limite nel quale rientrano anche le telepromozioni: “In quanto sono una forma di pubblicità “, sottolinea il commissario Reding nell’intervista a Prima. “Nella precedente direttiva era un punto non chiaro. Ora lo è, e questa è una decisione importante per l’Italia”.