Giorgio Mulè – Da vice direttore esecutivo di ‘Panorama’ a direttore di ‘Economy’
‘Prima Comunicazione’, numero 345, Novembre 2004 – Lasciata la vice direzione esecutiva di Panorama, Giorgio Mulè si è subito dato un gran daffare per trasformare Economy, il settimanale di cui è diventato direttore il 25 novembre. “È un giornale giovane e, quindi, ha tutto lo spazio e i motivi per crescere”, afferma Mulè, pur consapevole che in questo momento i giornali economici e finanziari non hanno un grande appeal. “Noi vogliamo rivolgerci a chi produce, a chi fa impresa, a chi in questo Paese pensa, fa progetti e rischia. Vogliamo diventare interlocutori di queste realtà “. Basta, allora, con l’informazione un po’ corsara della gestione di Paolo Madron, che aveva causato qualche contraccolpo alla Mondadori (come, nei più recenti esempi, con le copertine dedicate alla Fiat e alla Barilla)? “No, non si tratta di mettere veli o di non dire”, ribatte Mulè. “Il problema è nei toni. Se c’è pacatezza, se si dà agli interlocutori lo spazio di dire la loro, non c’è problema. Come ho sperimentato durante tutta la mia carriera professionale”. Nato a Caltanissetta 36 anni fa, Mulè ha iniziato a collaborare al Giornale di Sicilia all’età di 18 anni. Nell’88 si trasferisce per un anno a New York dove lavora al Progresso Italo Americano. Tornato in Italia, viene assunto al Giornale di Sicilia. Nel ’92 è a Roma alla redazione del Giornale, di cui era diventato corrispondente nell’ultimo periodo a Palermo. Quando Indro Montanelli lascia e direttore diventa Vittorio Feltri, Mulè viene nominato caporedattore e realizza da zero la cronaca romana del Giornale. Nel ’98 passa a Panorama come inviato. Al settimanale della casa editrice di Segrate sale i gradini professionali fino a vice direttore e vice direttore esecutivo.