Periodici – ‘Per me’. Il business dell’anima
“Possiamo precisare una cosa?”. Prego. “Tutti dicono che questa improvvisa voglia degli editori italiani di pubblicare giornali di psicologia sia nata dal grande successo di Psychologies in Francia. Per carità , Psychologies è un giornale fatto benissimo, ma nel caso del nostro Per me rivendichiamo un’ispirazione autonoma. Quando nel novembre 2002 abbiamo rinnovato Donna Moderna, in embrione gli ingredienti c’erano già tutti: il desiderio di valorizzare gli aspetti emotivi della vita e di avere più tempo per occuparsi di sé, la voglia di vivere con più leggerezza e senza sensi di colpa per i momenti di piacere che si riescono a rubare alla routine quotidiana”. Sarà anche per questo che Patrizia Avoledo e Cipriana Dall’Orto, direttore e condirettore del settimanale Donna Moderna e ora anche di Per me, di questo loro nuovo mensile che la Mondadori manderà in edicola il 26 febbraio parlano come del “primo femminile italiano di psicologia”, mettendo l’accento sulla parola femminile: “La prima intuizione che ci ha permesso di dare un’identità al giornale è stata che, più che fare un moderno manuale di divulgazione, era giusto partire dal mondo dell’interiorità delle donne, dalla loro attitudine a mettersi in una relazione psicologica con tutto ciò che le circonda”, spiega Avoledo. La storia di Per me – che in questa nuova nicchia editoriale è stato preceduto da Yourself e sarà seguito a marzo da un supplemento sulla psicologia allegato a Natural Style (Cairo Editore) e più avanti dall’edizione italiana di Psychologies (Hachette Rusconi) – comincia la scorsa primavera quando ‘travolti dal successo’ dei libri dello psichiatra e psicoterapeuta Raffaele Morelli allegati a Donna Moderna – 120mila copie vendute in media a ogni uscita, i titoli portati a dieci dai sei iniziali – in Mondadori hanno la riprova che è arrivato il momento di studiare un mensile tutto dedicato alla psicologia e il direttore generale dei periodici, Nini Briglia, incarica Avoledo e Dall’Orto di preparare il progetto. Il punto di partenza è che Per me deve essere un femminile completo, con l’attualità , la moda, la bellezza – naturalmente lette in chiave psicologica – tanti personaggi e tante storie raccontate e un buon numero di esperti per dare la giusta autorevolezza al giornale.