Nonostante la crisi, le tecnologie continuano a correre e anche quest’anno gli analisti si sono esercitati a fare le loro previsioni. C’è un sito, Chinwag.com, che ha raccolto 50 profezie per il 2009 – scegliendo le più autorevoli – su tecnologie, comunicazioni, marketing e pubblicità . Non ci aspettano rivoluzioni tecnologiche ma si prevedono alcuni significativi cambiamenti.
Innanzitutto il 2009 sarà l’anno dell’Internet mobile, ma non più dei telefonini: gli smartphone si affermeranno definitivamente. I terminali intelligenti e multifunzione serviranno da navigatori gps, si collegheranno alla posta elettronica, ai siti Internet, consentiranno di utilizzare programmi, giochi, musica e video di YouTube, eccetera. La sfida tra i diversi sistemi operativi – Nokia, Apple, Google, Microsoft, Blackberry – diventerà durissima e la gara competitiva si sposterà sulla capacità di offrire servizi multimediali di facile accesso. Non a caso Nokia è entrata recentemente in forze nel mercato dei telefoni intelligenti touch screen.
Tuttavia il successo dell’Internet mobile via smartphone non arriverà subito. Azzardiamo una previsione. Attualmente solo il 10% degli utenti mobili utilizza servizi avanzati diversi dalla voce e dagli sms. Questa percentuale salirà , ma abbastanza gradualmente. Piuttosto si diffonderanno i collegamenti mobili via personal computer, grazie ai modem usb che permettono di accedere facilmente alle reti umts a banda larga.
Sul mercato si stanno diffondendo i netbook, ovvero piccoli, leggeri e poco costosi personal computer, molto utili sia per connettersi a Internet sia per lavorare fuori sede ed eventualmente anche telefonare via Skype. In Italia già due milioni di individui utilizzano il mobile per i collegamenti a banda larga. Le previsioni indicano che entro due o tre anni le connessioni broadband mobili supereranno quelle fisse a banda larga, pari in Italia a circa 9 milioni. Gran parte del traffico mobile sarà generato dai netbook e dai pc portatili e non dagli smartphone. E, occorre sottolinearlo, sul traffico dati i gestori hanno un margine elevatissimo, del 90% circa.
Inoltre le reti mobili potrebbero aiutare a superare il digital divide: dove non arriverà la costosa fibra ottica arriverà invece la più economica banda larga via etere. Non a caso i gestori mobili, Vodafone in testa, rivendicano già il supporto pubblico per il superamento del digital divide. Internet a banda larga crescerà sia sul versante mobile sia su quello fisso: ma per la prima volta gli investimenti pubblicitari sul web cresceranno prevedibilmente di una sola cifra percentuale, contro il 20-40% degli anni passati.
Facciamo un’altra predizione: in Italia la realizzazione della rete fissa di nuova generazione in fibra ottica segnerà il passo, sia a causa della crisi economica che frena la domanda, sia per la diminuzione degli investimenti da parte dei gestori di tlc. Anche la diffusione della televisione via Internet – che è la principale applicazione delle reti di nuova generazione e che conta in Italia oltre 600mila abbonati alla iptv – rimarrà limitata rispetto allo sviluppo della tivù digitale terrestre. I nuovi canali televisivi digitali cominceranno a sottrarre audience alle reti generaliste anche se le pay tv complessivamente cresceranno con fatica a causa delle ristrettezze dei bilanci familiari. Rai e Mediaset cominceranno comunque a promuovere seriamente i loro video on demand sulla Rete, tentando di replicare il grande successo di iPlayer della Bbc, il servizio Internet che consente di vedere quando si vuole i programmi già trasmessi in tivù.
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