“Uno scrive decine e decine di saggi, fa il deputato da una vita però finisce sui giornali per via di Banfi”. Ci ride su Pino Pisicchio mentre, giocando con i giornalisti, affida a ognuno un ruolo per il suo ‘Onorevoli omicidi’, libro giallo pubblicato nel 2007 da Koinè Nuove Edizioni e dal quale c’è chi vorrebbe trarre un film. Con Lino Banfi, per l’appunto, e magari con Antonio Albanese nella parte del politico di mezza tacca, arrogante e arrivista, senza morale ed etica, che uccide il collega di partito per prenderne il posto in Parlamento. Ovviamente, nessun riferimento alla realtà – tranne la dovizia di particolari sulla vita dentro il Palazzo – ma in certi personaggi non è così difficile riconoscere alcuni protagonisti della scena politica. Della quale Pisicchio conosce vizi e virtù: di partiti ne ha infatti frequentati parecchi, dalla Dc a Rinnovamento di Dini, dalla Margherita all’Udeur di Mastella fino all’Italia dei valori che oggi rappresenta in Parlamento presiedendo – presso la Giunta delle elezioni – il comitato parlamentare per le incompatibilità .