La neonata Fondazione Lazio per lo sviluppo dell’audiovisivo farà il suo debutto ufficiale con un Forum internazionale sull’audiovisivo. Il 5 e il 6 luglio Roma diventa ‘caput mundi’ grazie all’accordo tra il presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, e il World Economic Forum Mei Industry, la sezione di economia dei media della prestigiosa organizzazione degli incontri di Davos, che riunirà a villa Piccolomini i boss dell’industria, gli economisti e gli esperti della scena audiovisiva mondiale. E non sarà una tantum: l’avvenimento, che si teneva ogni anno nelle vicinanze di Parigi, trasloca stabilmente a Roma nella settimana del Roma Fiction Fest.
Non è solo un bel colpo mediatico per il governatore del Lazio. Marrazzo ha fatto dell’audiovisivo l’asse portante della sua politica perché è convinto che sia uno degli asset con cui il Paese può recuperare competitività , e ha dato vita a una serie di iniziative destinate a diventare il motore di un rilancio dell’industria del cinema e della televisione, fortemente radicata nel territorio regionale. Marrazzo, che investe nell’audiovisivo circa 20 milioni all’anno, ha dato vita al Festival internazionale della fiction, ha messo in piedi la Film Commission per le produzioni che vanno a girare nel Lazio e ha attivato misure di supporto di vario genere (alla produzione, allo sviluppo di progetti, alle sale cinematografiche, ecc.) per le imprese laziali. Inoltre difende energicamente il Festival del cinema di Roma e ha aumentato sensibilmente il finanziamento a Business Street, il piccolo mercato internazionale del film che è nato all’interno della manifestazione romana. E quest’anno il Festival della fiction, alla sua terza edizione, aprirà la sezione degli screening con l’arrivo di buyer e distributori esteri per attirare l’attenzione sul nostro prodotto televisivo e favorire gli scambi di progetti.
(La versione integrale dell’articolo è sul mensile Prima Comunicazione n. 393 – marzo 2009)