L’amministratore delegato di Telecom ha atteso la presentazione dei dati finanziari per scatenare una controffensiva a tutto campo. Smentite le voci sullo scorporo della rete, ha dato il via libera al riassetto del board di Ti Media e all’accordo per l’accesso ai canali Mediaset Premium attraverso i decoder di Alice, la Iptv di Telecom
Strane congiunzioni astrali: mentre il presidente del Consiglio Berlusconi non smette di ripetere, assai poco ascoltato, che la crisi non è tragica come i media si accaniscono a descriverla e che non bisogna smettere di essere ottimisti, l’unico capo azienda che sembra dargli ragione è Franco Bernabè, numero uno di Telecom Italia, uno che per storia e profilo non è mai stato berlusconiano.
Per l’amministratore delegato dell’ex monopolista italiano delle tlc l’inizio di marzo, infatti, è stato un mulinare di conferenze stampa, roadshow, interviste all’insegna della buona novella dei conti in ordine, delle promesse di investimento, delle nuove iniziative, delle cessioni e delle nuove partnership. Insomma, roba che la grande crisi a noi ci fa un baffo.
Bernabè ha atteso la presentazione dei dati finanziari, il 27 febbraio scorso, per scatenare una controffensiva a tutto campo, dopo un inverno in difesa, passato a parare colpi e indiscrezioni sull’ingresso di nuovi soci nel capitale e sullo spezzatino del patrimonio. Smentite con un’intervista al Sole e poi al Financial Times le voci sullo scorporo ‘obbligato’ della rete in vista dell’infrastrutturazione della banda larga di nuova generazione, l’ad di Telecom ha negato l’attualità di un aumento di capitale con l’ingresso del fondo sovrano libico Libyan Investment Authority. Subito dopo è partito per un roadshow euroamericano – prima tappa il 6 marzo a Londra – per magnificare alla business community la soluzione ‘Open access’ scelta per la gestione e lo sviluppo della rete fissa e per la fornitura di servizi agli altri operatori. Nel frattempo ha trovato il tempo per presentare a Milano il progetto ‘Working capital’, una sorta di incubatore d’impresa virtuale che Telecom mette a disposizione per implementare ‘nuove idee’ imprenditoriali, e ha dato il via libera al riassetto del board di Telecom Italia Media, con implicito avallo alla cessione-fusione dell’agenzia Apcom con l’agenzia Asca, e il lancio di un accordo con Mediaset per l’accesso ai canali Mediaset Premium attraverso i decoder di Alice, la Iptv di Telecom.
(La versione integrale dell’articolo è sul mensile Prima Comunicazione n. 393 – marzo 2009)