GIORNALISMO: CALA LIBERTA’ STAMPA IN ITALIA, FREEDOM HOUSE
WASHINGTON
(ANSA) – WASHINGTON, 30 APR – L’Italia è retrocessa nella categoria dei paesi ‘parzialmente liberi’, nell’annuale classifica sulla libertà di stampa stilata dall’organizzazione internazionale Freedom House. Tra le cause della retrocessione, relativa agli eventi dell’anno 2008, il rapporto cita il ritorno al governo di Silvio Berlusconi, un aumento di azioni legali contro i giornalisti e le minacce del crimine organizzato. Il rapporto, che sarà presentato a Washington domani e di cui l’ANSA ha ottenuto in anticipo una copia, vede l’Italia come unico paese europeo a retrocedere dalla categoria dei ‘paesi liberi’ a quella dei paesi dove la libertà è ‘parziale’. In Italia la situazione è peggiorata, afferma Karin Karlekar di Freedom House, “per l’aumento del ricorso ai tribunali e alle denunce per diffamazione per limitare la libertà di espressione e anche per l’aumento di intimidazioni fisiche ed extralegali da parte sia del crimine organizzato, sia di gruppi di estrema destra”. Il rapporto cita poi “preoccupazioni” per la proprietà dei mezzi d’informazione e afferma che “il ritorno al ruolo di premier del magnate Silvio Berlusconi ha risvegliato i timori sulla concentrazione di mezzi di comunicazione pubblici e privati sotto una sola guida”. Freedom House è un’organizzazione non-profit indipendente fondata negli Stati Uniti nel 1941 per la difesa della democrazia e la libertà nel mondo, la cui prima presidente fu la First Lady Eleanor Roosevelt.