MAFIA: GIULIETTI, RAI ADOTTI GIORNALISTI CHE RISCHIANO

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MAFIA: GIULIETTI, RAI ADOTTI GIORNALISTI CHE RISCHIANO
ROMA
(ANSA) – ROMA, 7 MAG – “Mi piacerebbe che il servizio pubblico adottasse alcuni giornalisti che rischiano quotidianamente di diventare vittime di mafia, consentendo loro in qualche occasione di raccontare ciò che fanno e diventando una sorta di ‘scorta mediatica’ al loro lavoro”. Lo ha detto oggi Giuseppe Giulietti, a nome dell’associazione Articolo 21, partecipando alla presentazione della proposta di legge in favore della Memoria storica dei fatti di mafia e terrorismo, di cui è cofirmatario. Giulietti ha citato “Enzo Palmesano, a CastelVolturno, Giuseppe Maniaci di Telejato, Telegomorra, e ancora la Radio del fratello di Peppino Impastato”, come esempi di informazione che si batte in favore della legalità  e per non dimenticare. “Se il servizio pubblico accordasse – ha detto ancora Giulietti – i minuti che ha dedicato sinora ai tre delitti individuali più noti, quelli di Garlasco, di Erba e di Perugia, alle associazioni per la legalità  e alle testimonianze delle vittime, non bisognerebbe attendere i giorni dell’esecuzione, il fatto di sangue”. Giulietti ha infine invitato la Rai a trasmettere il film di Giuseppe Ferrara su Guido Rossa – il sindacalista ucciso dalle Brigate Rosse nel 1979 a Genova – che “la Rai stessa ha prodotto e che almeno 40 senatori” hanno chiesto di mandare in onda. “Il 9 maggio, data in cui si ricordano l’omicidio di Aldo Moro e quello, a molti chilometri di distanza, del giovane Peppino Impastato, potrebbe – secondo Giulietti – essere il giorno giusto per trasmettere il film e far parlare i tanti testimoni della guerra per la legalità “.