Nel mese di marzo 2009, in base al report AW Trends, il 59,7% della popolazione tra gli 11 e i 74 anni dichiara di avere un accesso a internet da qualsiasi luogo (casa, ufficio, studio, altri luoghi) e attraverso qualsiasi device, con un incremento del 2.1% (corrispondente a circa 590.000 individui) rispetto alla precedente edizione. L’accesso a internet è presente nelle case di 9,653 milioni di famiglie (il 46,4% delle famiglie italiane) e, in generale, le famiglie con accesso a internet sono anche piuttosto evolute nell’uso di internet scegliendo, nel 72% dei casi, un collegamento veloce con un abbonamento flat (90% delle famiglie con accesso via ADSL).
Da AW Trends emerge un quadro generale abbastanza sviluppato con un livello di penetrazione di internet elevato e ben distribuito tra i generi, le classi d’età e le aree geografiche. 28,524 milioni di italiani dichiarano di avere un accesso a internet da qualsiasi luogo e attraverso qualsiasi device. L’accesso a internet risulta ben rappresentato sia tra gli uomini (63,4%) che tra le donne (56,1%) e in tutto il territorio nazionale con una percentuale più bassa nell’area Sud e Isole (50,6%). Risulta un’elevata concentrazione tra gli studenti universitari (95,1%), i laureati (92,6%), i diplomati (82,1%) e gli studenti di scuole medie e superiori (81,8%). Nelle fasce d’età tra gli 11 e i 17 anni (78,9%) e tra i 18 e i 34 anni (73,2), con una significativa percentuale anche nella fascia 35-54 (65,9%).
L’accesso a internet da casa tramite computer risulta la modalità privilegiata nel 50,5% dei casi (24,133 milioni), in particolare per gli studenti universitari (88,4%) e nelle fasce d’età tra gli 11 e i 17 anni (64%) e i 18-34 anni (61,3%), mentre il 19,3% degli individui (9,205 milioni) dichiara di avere un accesso a internet da lavoro/ufficio.
Per quanto riguarda l’accesso a internet “in movimento” il 6,2% degli individui dichiara di avere accesso a internet da cellulare, smartphone o PDA, ed emerge un profilo piuttosto elevato degli utilizzatori (laureati, imprenditori e dirigenti), affiancato dai ragazzi tra gli 11 e i 17 anni (8,6%) e gli studenti di scuole medie e superiori (10,3%).
Per concludere, dal 2009 la Ricerca di Base offre un approfondimento sulle motivazioni di utilizzo e mancato utilizzo di internet e sui livelli di soddisfazione/insoddisfazione dell’accesso. In base ai dati raccolti, internet emerge come uno strumento molto utile attraverso cui è possibile trovare informazioni di qualsiasi tipo (46,1%), semplificare pratiche e procedure usufruendo di servizi a distanza (26,8%) e in generale per rendere più “divertente” lo studio e il lavoro (22,7%), essere aggiornati in tempo reale sui fatti di cronaca (22,4%) o entrare in contatto con amici, conoscenti e persone di tutto il mondo (18,5%).
Invece, tra i principali motivi di non utilizzo dell’online c’è sicuramente l’opinione diffusa per cui occorra essere molto esperti di computer e informatica per poter navigare. Infatti il 58,9% si dichiara incapace di utilizzare il computer e il 15,8% è convinto che occorrano conoscenze informatiche particolari. Il 23,8% dichiara di non essere affatto interessato all’online pur non avendo mai provato.Infine i navigatori occasionali affermano che navigherebbero con maggiore frequenza se internet costasse di meno (34,8%), se costasse poco l’accesso anche da telefono cellulare (13,9%) e la connessione fosse più veloce (13,3%) o ci fosse meno pubblicità (10,3%).
Da AW Database risulta che nel mese di marzo sono 20,655 milioni gli utenti attivi (collegati almeno una volta) nel mese, 10,020 milioni gli utenti attivi nel giorno medio, per 1 ora e 34 minuti di tempo speso e 160 pagine viste per persona nel giorno medio.
– Audiweb – database – marzo 2009 (xls)