Comunicazione e pubblicità  ““ Volkswagen. Non dico che sia facile

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La Volkswagen, dice Giuseppe Tartaglione, presidente di Volkswagen Group Italia, vuole arrivare nel 2018 a produrre 10 milioni di auto all’anno, diventando il primo produttore mondiale. Per questo sta facendo di tutto per mantenere gli stessi investimenti di marketing e pubblicità . “Non voglio ammazzare dieci testate togliendo pagine di pubblicità . Voglio raggiungere sempre più persone”.
Crollano colossi come la General Motors; si stima che la produzione mondiale di auto dovrà  scendere da 90 a 60 milioni di pezzi l’anno; la Fiat si compra la Chrysler e si mette in corsa addirittura per la Opel; salta la testa dell’amministratore delegato di Peugeot, considerato fino a qualche mese fa un guru assoluto e intoccabile dell’automotive. I mercati precipitano del 25-30% e poi riprendono una boccata d’aria per gli incentivi decisi dai governi di mezza Europa. Ma nella certezza che i grandi numeri degli anni scorsi non torneranno più; o almeno, che si dovrà  attendere un bel pezzo prima di rivederli. Un quadro dove tutti, o quasi, usano la ghigliottina per tagliare i budget di comunicazione e pubblicità . Contribuendo a mettere in ginocchio il sistema dei media.

La versione integrale dell’articolo è sul mensile Prima Comunicazione n. 395 – maggio 2009