“Prima ci occupiamo dei posti di lavoro”: così il sottosegretario all’Editoria, Paolo Bonaiuti, ha replicato a chi gli chiedeva notizia degli Stati generali dell’editoria annunciati in un primo tempo per l’inizio dell’anno. Il governo, ha aggiunto Bonaiuti, intende “perseguire con fermezza” l’iniziativa già sperimentata dal presidente francese Sarkozy, come chiesto dal presidente della Fieg, Carlo Malinconico, e dal segretario della Fnsi, Franco Siddi. I quali hanno anche invitato Parlamento e governo a valutare in tutta la sua gravità la crisi che sta attraversando il settore per adottare misure urgenti. “Le imprese rischiano di non sopravvivere” è stato l’allarme lanciato nel corso dell’assemblea pubblica della Fieg del 16 aprile scorso.
In aggiunta allo stanziamento da parte del governo di 20 milioni di euro per far fronte alla crisi di quotidiani e periodici, sono state avanzate altre richieste: dagli interventi sugli ammortizzatori sociali alle “misure di carattere anticongiunturale da disporre in via d’urgenza e per un periodo sufficiente a superare l’emergenza, cioè almeno per due anni”. Tra gli interventi necessari secondo il presidente della Fieg, in attesa del via libera del regolamento dell’editoria, ci sono la reintroduzione del credito d’imposta per l’acquisto della carta; l’ulteriore riduzione dell’aliquota agevolata per l’Iva per il comparto dell’editoria, sulla scorta di quanto già avviene in alcuni Paesi europei; la detassazione degli utili reinvestiti in misura incrementale rispetto all’anno precedente in campagne pubblicitarie e in iniziative di promozione di lettura; l’esclusione del costo del lavoro giornalistico dal calcolo della base imponibile ai fini Irap; il rispetto delle disposizioni in materia di pubblicità istituzionale sulla carta stampata, disposizioni secondo cui il 60% della spesa per acquisti di spazi pubblicitari deve essere destinata alla stampa. La Fieg ha puntato l’indice anche contro lo sbilanciamento del mercato pubblicitario verso la televisione; la mancata regolamentazione di Internet, che utilizza contenuti editoriali; l’assenza d’informatizzazione delle edicole che non facilita una distribuzione più intelligente e meno onerosa.
In Prima Comunicazione n. 395, Maggio 2009 si parla anche di:
Emittenza locale
Internet libero/1 – Ddl n. 2180
Internet libero/2
Intercettazioni – Ddl n. 1415
Federalismo nel cinema – Ddl n. 1422
Interrogazioni: contributi per i giornalisti della Pa
Distruzione atti illeciti: la Consulta rivede il decreto anti dossier Tavaroli