TLC: ROMANI, PER SUPERARE DIGITAL DIVIDE 200 MLN DA PRIVATI
(AGI) – Roma, 9 giu. – Per raggiungere l’obiettivo a breve termine di cancellare il digital divide il governo ha intenzione di mettere a disposizione fondi pubblici ma di avere anche un apporto dagli investimenti privati. “E’ ovvio – ha detto il viceministro per lo sviluppo economico, Paolo Romani – che anche i privati devono fare la loro parte. Da loro dovrebbero arrivare circa 210 milioni di euro e a mio avviso anche un po’ di piu'”. Illustrando nel corso di una conferenza stampa il piano Caio sulla banda larga il viceministro ha infatti spiegato che per superare il digital divide italiano servono 1,5 miliardi di euro di cui la maggior parte saranno messi a disposizione dal governo e altri dai privati. Nel dettaglio “abbiamo richiesto – ha detto Romani – uno stanziamento di 800 milioni di euro approvati lo scorso 26 maggio al Senato e ora in esame al comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe) che si riunira’ a fine giugno. Si tratta di risorse Fas a integrazione dei finanziamenti pubblici gia’ stanziati. Tali finanziamenti – ha continuato Romani – ammontano a circa 264 milioni di euro gia’ adibiti alla realizzazione del progetto banda larga, con lo scopo di intervenire nella rete di backhaul per collegare le aree ora non raggiunte da alcun servizio di connettivita’”. Inoltre il progetto nazionale potra’ essere integrato di ulteriori 188 milioni di euro (di cui 94 comunitari e 94 della quota parte nazionale) da investire nelle aree “C” (ovvero rurali a sviluppo intermedio) e “D” (rurali con problemi complessivi di sviluppo) del paese. (AGI) Ila/Seg (Segue)
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(AGI) – Roma, 9 giu. – “La commissione europea – ha infatti spiegato il viceministro – sollecitata con forza dal governo italiano nella definizione di una manovra per superare l’attuale crisi, ha modificato il regolamento generale dello sviluppo rurale n. 1698/05 per destinare quasi un miliardo di euro per la realizzazione-completamento delle infrastrutture relative alla copertura banda larga in Europa”. Le risorse restanti, oltre 210 milioni di euro, saranno messe dai privati. Le gare saranno per macro regioni e potranno partecipare tutti gli operatori. Il viceministro in fine ha sottolineato un dato “allarmante” ovvero che il 13% della popolazione (7,8 milioni di italiani) non ha una connessione a internet o ha una banda insufficiente. “Cio’ significa – ha detto Romani – che quasi 8 milioni di persone, meno di 1 italiano su 8, non puo’ usufruire dei servizi della societa’ dell’informazione. Questo dato renderebbe vani gli sforzi che gli altri ministeri, funzione pubblica in primis, stanno facendo per portare la P.A. on-line”. Nel corso della conferenza stampa e’ intervenuto anche Francesco Caio, consulente del governo per la banda larga e creatore del progetto. Caio ha indicato tre priorita’: “l’universalita’ per garantire a tutta la popolazione l’accesso alla banda larga in tempi rapidi; il supporto ai piani di mercato per avviare iniziative per sostenere lo sviluppo dei piani dei gestori e stimolare un crescente livello di servizio ai clienti; infine riguardo alla rete in fibra definire modalita’ di intervento pubblico per accelerare investimenti nella nuova rete”. (AGI) Ila/Seg