ON-LINE LE PAGINE DELLA BIBBIA PIU’ ANTICA

Condividi

ON-LINE LE PAGINE DELLA BIBBIA PIU’ ANTICA
(AGI) – Londra, 6 lug. – La Bibbia piu’ antica del mondo si sfogliera’ on-line. Le 800 pagine e frammenti del cosiddetto Codice Sinaitico sono state raccolti e riuniti virtualmente su Internet. I visitatori del sito www.codexsinaiticus.org potranno vedere da qualsiasi parte del mondo le immagini digitali ad alta risoluzione del manoscritto, che risale al IV secolo dopo Cristo e fu scritto in greco da quattro amanuensi su fogli di pergamena. Secondo gli esperti si tratta di “una finestra sugli sviluppi della prima Cristianita’. Il codice, il libro piu’ antico sopravvissuto ai giorni nostri, era originariamente enorme: 1.460 pagine, che misuravano ognuna 40 per 35 centimetri. “Il Codice Sinaiticus e’ uno dei maggiori tesori scritti al mondo; e segna il trionfo definitivo dei codici sulle pergamene”, spiega Scot McKentrick, direttore del dipartimento manoscritti occidentali della British Library. “Questo manoscritto di 1.600 anni di antichita’ permette di studiare lo sviluppo della prima cristitianita’ e offre materiale documentale di prima mano su come venne trasmessa la Bibbia di generazione in generazione”. ha detto McKendrick. Il manoscritto ha permesso di stabilire che un quarto amanuense, oltre ai tre gia’ conosciuti, lavoro’ al testo. Secondo McKendrick, “la disponibilita’ del manoscritto virtuale crea opportunita’ di collaborazione di ricerca che sarebbero state impossibili fino a qualche tempo fa”. Per 1.500 anni il Codex Sinaiticus riposo’ indisturbato in un monastero del Sinai fino a quando fu trovato nel 1844 e diviso tra Egitto, Russia, Germania e Gran Bretagna. Probabilmente sopravvisse perche’ l’aria del deserto era ideale per la conservazione e perche’ il monastero, un’isola cristiana in una zona musulmana, non subi’ mai alcuna incursione. Nel 2005 le quattro istituzioni che conservavano le pagine e i frammenti di questa Bibbia (la Biblioteca Britannica, La Biblioteca dell’Universita’ di Lipsia, il Monastero di Santa Catalina (sul Monte Sinai in Egitto) e la Biblioteca Nazionale di Russia (San Pietroburgo) firmarono un contratto di collaborazione. Le immagini digitali del manoscritto virtuale mostrano la bellezza dell’originale e i lettori potranno anche apprezzare le differenze tra le varie calligrafie dei diversi scribi che copiarono il testo. Per il lancio del codice nella sua versione virtuale, la Biblioteca Britannica ha organizzato un’esposizione (intitolata “Dalla pergamena fino al Pixel: riunificazione virtuale del Codex Sinaiticus”) aperta da domani, 7 luglio, fino al 7 settembre.