Ci salveranno i libri
“Dalla nostra alleanza con Emmelibri delle Messaggerie Italiane nasce la prima società italiana che coprirà con posizioni di assoluto rilievo tutti i canali della vendita del libro”. Martino Montanarini spiega progetti e strategie di crescita del Gruppo Giunti Editore, di cui è amministratore delegato.
“Costituiremo la nuova società a settembre. Sarà la prima società multicanale in Italia per ricavi, quote di mercato e copertura geografica: 180 librerie su tre format complementari (Giunti al Punto, Ubik e Melbookstore), Internet Bookshop, leader nell’e-commerce, Opportunity nella grande distribuzione organizzata e Fastbook nel mercato dell’ingrosso”, anticipa Montanarini.
Arrivato a 400 milioni di fatturato nel 2008, negli ultimi tre anni il Gruppo Giunti Editore ha portato a termine numerose acquisizioni soprattutto nell’editoria per ragazzi. “Le acquisizioni sono tasselli di una unica politica di crescita, basata su due elementi. Il primo è l’incremento del catalogo, attraverso l’acquisto di altre case editrici e l’avvio di nuove collane. Il secondo elemento è la presenza diretta sui punti vendita. Su questo versante si colloca anche l’accordo strategico di partnership con le Messaggerie”, spiega Montanarini.
“Il nostro gruppo da anni persegue l’obiettivo di allargare il numero dei lettori e dunque degli acquirenti di libri. Per questo il nostro catalogo contiene, oltre alla narrativa, molti titoli adatti alla vendita di impulso”, continua Montanarini. “Per raggiungere questo scopo è determinante controllare direttamente una parte del retail. E c’è l’e-commerce, il canale in maggiore espansione a livello mondiale, in cui la nuova società è presente con Ibs, leader in Italia con una crescita di ricavi del 30% all’anno. Ma il nostro progetto si pone con Fastbook anche di supporto e sostegno alla rete delle librerie indipendenti, che consideriamo strategiche e fondamentali nel mercato della vendita del libro e rappresentano a oggi il primo canale di vendita per tutti gli editori”.
La versione integrale dell’articolo è sul mensile Prima Comunicazione n. 397 – luglio-agosto 2009