PA:PRIVACY,SU DIGITALIZZAZIONE DANNOSO SISTEMA DIFFERENZIATO
PIZZETTI: DOMANI PARERE SU CURRICULA ONLINE FUNZIONARI PUBBLICI
(ANSA) – ROMA, 15 LUG – Sì alla digitalizzazione ma attenzione all’eccesso di frammentazione nei diversi livelli di attuazione: è il monito di Francesco Pizzetti, Garante della Privacy, ascoltato in Commissione affari costituzionali alla Camera sull’Informatizzazione delle pubbliche amministrazioni. “In Italia – ha detto – c’é grande voglia di digitalizzare e accelerare il rapporto tra cittadino e Pubblica amministrazione, per aumentare la trasparenza e diminuire i costi, ma questo rischia di avvenire in un modo un po’ caotico e frammentato, in quella che si potrebbe definire la stagione dei millefiori”. “E’ una misura che agevola i servizi – ha proseguito Pizzetti -. Ma, allo stato, noi riteniamo venga fatta in maniera un po’ troppo settoriale: si prevedono modalità diverse di raccordo tra i diversi livelli di governo; si stabiliscono diverse modalità per dare attuazione all’informatizzazione necessaria per far funzionare il sistema. Mentre il pilastro che l’Italia si era dato, il codice digitale e il servizio pubblico di interconnettività , soffrono di attuazione rallentata e non sempre adeguatamente verificata dal punto di vista della protezione dati”. “Sul servizio pubblico – ha poi aggiunto il Garante della Privacy – mentre da una parte l’interconnettività sta ancora muovendo i primi passi, dall’altra abbiamo invece un ministro come Brunetta che con le Reti Amiche sta moltiplicando lo sforzo per mettere su Internet tutto ciò che è possibile mettere in Rete nel Paese. E’ auspicabile che dall’indagine conoscitiva emerga una riflessione completa: non è conveniente un eccesso di accentramento in un unico sistema, perché deve essere duttile e adatto alle diverse finalità , ma può essere dannoso un sistema che procede troppo differenziato”. Pizzetti ha poi ricordato che la Privacy sta lavorando “con il ministero degli Interni, l’Anagrafe tributaria, le strutture sanitarie e continuamente con il ministero della Funzione pubblica” e ha anticipato che domani l’Authority “darà un parere sull’attuazione della legge che impone al ministro di assicurare la pubblicazione online dei curricula dei funzionari pubblici”. “Quello che deve essere tenuto presente – ha specificato – è che lo stesso dato è giusto che lo abbia la P. A., non è giusto sia online: ci sono delle informazioni che servono al datore di lavoro ma che sono di scarso interesse per il cittadino. Una cosa che abbiamo chiara – ha sottolineato – è che l’uso di dati cartacei secondo le modalità tradizionali è diverso da quello in Rete. Lo strumento obbliga a modificare anche il contenuto che si vuole trasmettere”. “Non intendiamo minimamente essere un ostacolo alla digitalizzazione, alla trasparenza, alla pubblicità né alla conoscibilità buona degli atti della Pubblica amministrazione – ha concluso Pizzetti – Vogliamo però che tutto questo avvenga, per quanto riguarda la nostra competenza, nel rispetto non solo delle regole formali ma dei valori sostanziali nell’interesse dell’amministrazione, dei cittadini, del Paese”.