“Arricchire il giornale senza stravolgerlo, raccontare storie di gente comune che ha avuto successo, guardare oltre la tivù anche se questa resta la nostra spina dorsale, incontrare i politici nel loro ambiente familiare”.
Ecco alcune semplici linee guida della nuova direzione del settimanale popolare Di Tutto, affidata dall’editore Fabio Caso a Gianluca Marchi, 52 anni, un giornalista nato, cresciuto e vissuto nei quotidiani, che nel suo curriculum ha imprese come la nascita della Padania e la direzione di .com, il defunto quotidiano sul mondo della comunicazione.
Nato a Cantù e residente a Milano, maturità scientifica, pochi hobby (i viaggi, la seconda casa che ha comprato sulla costa francese, la palestra con spinning e nuoto), Gianluca Marchi è diventato professionista nell’82 alla Provincia di Como dove ha cominciato come cronista, è stato corrispondente del Giorno e dal 1987 al 1991 è stato alla Notte, il quotidiano del pomeriggio di Milano. “Alla scuola di Cesare Lanza ho imparato cose che oggi mi stanno tornando utili a Di Tutto. E in quel gruppo di colleghi ci sono firme che spero di portare qui”, dice Marchi.
Dopo La Notte, da cui esce vice caporedattore, è vice direttore vicario di Lombardia Notizie, l’agenzia stampa della Regione Lombardia, vice capocronista del Giornale con Vittorio Feltri, caporedattore centrale, capo della redazione romana e direttore ad interim dell’Indipendente. Nel gennaio 1997 da non iscritto alla Lega diventa direttore della Padania.
(La versione integrale dell’articolo è sul mensile Prima Comunicazione n. 397, Luglio-Agosto 2009)