Andrea Crisanti nuovo preside del Centro Sperimentale

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Apc-Cinema/ Andrea Crisanti nuovo preside del Centro Sperimentale
Crisanti: ‘Importante l’interscambio tra diversi linguaggi’

Roma, 20 lug. (Apcom) – Andrea Crisanti ha preso il posto di Giuseppe Cereda come preside della Scuola Nazionale di Cinema del Centro Sperimentale di Cinematografia. Nominato da poco più di una settimana, Crisanti ha iniziato la sua attività  di docente al Centro Sperimentale nel 1990, inizialmente per il corso di scenotecnica e in seguito come docente di riferimento per il corso di scenografia.
“Ritengo che le gestioni precedenti, quella di Caterina D’Amico prima e quella di Giuseppe Cereda poi siano state validissime e che gli effetti del loro lavoro siano stati utilissimi soprattutto ai nostri giovani allievi – ha sottolineato Crisanti – e che siano state tracciate durante la loro conduzione delle importanti guide didattiche. Naturalmente lo spettacolo cinematografico è in continuo cambiamento sia come mezzo espressivo, strettamente culturale e intellettuale nei suoi contenuti, sia come cambiamento nel volere e dovere utilizzare metodi e tecniche che ogni giovane cineasta sente di assorbire e utilizzare nelle proprie creatività . Credo che una scuola di Cinema debba crescere con coraggio e piglio giusto, seguendo un percorso strettamente equilibrato tra passato e futuro”.
Per questo il nuovo preside sostiene che “il glorioso passato che i nostri maestri (non solo quelli italiani) ci hanno indicato deve essere rivalutato e posto davanti ai nostri occhi non solo come conoscenza generica o come documentazione di un prodotto, ma come analisi approfondita di tutte le condizioni che hanno contribuito alla nascita di un linguaggio cinematografico”.
Crisanti ha valutato la didattica scelta da Alberoni. “L’avvento di modi e tecniche di realizzazione nuove devono essere profondamente studiate e dominate. La nuova linea didattica voluta da Alberoni è più decisamente rigida e severa dal punto di vista del rispetto delle discipline e nelle espressioni dell’interdisciplinità . Quindi una introduzione rispetto al passato di materie culturali apparentemente marginali al lavoro di un cineasta ma che invece reputo utilissime nella formazione e nella conoscenza artistica di un giovane. Le arti figurative, la letteratura, il teatro ecc. Reputo necessaria questa ‘novità ‘ perché il sistema scolastico attuale evidenzia ai nostri concorsi dei giovani con delle carenze di base preoccupanti”.
Il nuovo preside non ha fatto nessuna scuola di Cinema. “La mia scuola è stata la strada seguendo i grandi maestri e soffrendo giornalmente una ferrea disciplina da loro imposta. Ma erano altri tempi: nelle scuole superiori si studiava seriamente, e il cinema italiano era la guida europea. Vorrei in generale che gli allievi uscenti dal CSC non si sentano improvvisamente abbandonati, senza la loro cuccia che per tre anni li ha ospitati anche se fuori c’è l’inferno”.
E’ partito da poco il progetto di Crisanti che “prevede una stretta collaborazione tra i centri scolastici, Università , Accademie Belle Arti, Istituti d’arte, non solo italiani, e il CSC con degli scambi culturali intensi, come mostre, visite, conferenze e sta ottenendo i primi frutti. E’ mia intenzione tra l’altro di intensificare i laboratori di fotografia, scenografia, costume, e introducendo corsi di scenotecnica, effetti ottici e speciali, tradizionali e attraverso le nuove tecnologie. Una nuova stretta collaborazione avverrà  tra la CSC production e me per la realizzazione di video didattici e fiction a scopo didattico. Tengo molto, direi in primis, ad una speciale e intensa concentrazione sulle lezioni interdisciplinari sul linguaggio cinematografico, con interscambi sulle arti figurative, fotografiche, visive e grafiche”.