Internet/ Congresso Usa prepara legge per tutela privacy utenti
Apc-Internet/ Congresso Usa prepara legge per tutela privacy utenti
Nuove regole su raccolta informazioni su siti della rete
New York, 8 set. (Apcom) – Il Congresso americano è al lavoro su una nuova legge che regoli l’utilizzo delle informazioni nella pubblicità online fornendo maggiori garanzie alla riservatezza degli utenti Internet. L’obiettivo è fare in modo che chi utilizza la rete sappia con certezza quali informazioni sul proprio conto sono raccolte dalle società di marketing per creare messaggi pubblicitari. Si sta occupando del provvedimento il democratico Rick Boucher, presidente della sottocommissione alla Camera su Energia e Commercio. Boucher è convinto che le nuove regole proteggeranno gli utenti, ma non danneggeranno il mercato della pubblicità online, un settore in continua ascesa, che genera redditi per decine di miliardi di dollari. “Il nostro obiettivo non è intralciare le pubblicità su Internet”, ha detto il deputato. “Con queste nuove misure le persone avranno più fiducia nella sicurezza del commercio e delle attività sulla rete”.
Anche per la Federal Trade Commissione (Fdt) la materia ha bisogno di nuove regole. E’ importante però trovare il giusto equilibrio. Il presidente della Fdt, Jon Leibowitz, afferma che l’obiettivo deve essere un buon compromesso tra “la protezione dei diritti fondamentali dei consumatori e il preservare l’equilibrio del mercato”. L’idea di Baucher, al lavoro con altri parlamentari, come Cliff Stearns, repubblicano nella sottocommissione Internet alla Camera, e Bobby Rush, presidente della sottocommisione per la Protezione dei consumatori, è quella di fare in modo che i siti Internet debbano ottenere il permesso dagli utenti per utilizzare informazioni sul loro conto.
Tuttavia,le associazioni di settore, come Interactive Advertising Bureau (Iab) e Association of National Advertisers (Ana) sono convinte che la migliore soluzione per il mercato della pubblicità online sia l’autoregolamentazione. “Una legge è uno strumento troppo rigido perchè questa materia si evolve troppo rapidamente”, sostiene Dan JAffe, vice direttore generale di Ana. Secondo Mike Zaneis, vice presidente di Iab, è nell’interesse dei pubblicitari imporsi delle regole per guadagnare la fiducia dei consumatori.