Apc-Intel/ Commissione Ue spiega ragioni della multa record
L’ammenda fu imposta a maggio, 1.060.000.000 di euro
Bruxelles, 21 set. (Apcom) – La Commissione europea ha pubblicato oggi una versione non riservata della decisione su Intel, adottata il 13 maggio scorso, con la quale aveva imposto alla società una multa record di 1.060.000.000 euro, insieme ad una sintesi degli elementi chiave della decisione.
La Commissione aveva stabilito che Intel aveva violato le norme del trattato Ce in materia di antitrust (articolo 82) mettendo in atto due tipi di pratiche illegali per escludere i concorrenti dal mercato dei microprocessori per computer “X86”, unità centrali di elaborazione (CPU). Queste pratiche, sostiene la Commissione “danneggiato i consumatori in tutto lo spazio economico europeo”, minando la capacità dei suoi concorrenti “di competere su questi prodotti, le azioni di Intel hanno indebolito la concorrenza, hanno ridotto la scelta dei consumatori e ostacolato l’innovazione”.
L’esecutivo comunitario afferma di aver deciso “sulla base di una notevole quantità di prove contemporanee e di dichiarazioni dell’azienda”.
Per la Commissione Intel ha abusato della sua posizione dominante nel mercato delle Cpu X86 “mediante l’attuazione di una serie di sconti condizionati ai produttori di computer e di un rivenditore europeo e adottando altre misure volte a prevenire o ritardare l’avvio del computer basato su prodotti concorrenti”. La decisione della Commissione delinea i casi specifici di questi sconti condizionali e restrizioni “nude”, e come Intel ha cercato di nascondere le sue pratiche e come produttori di computer e Intel stessa hanno riconosciuto la crescente minaccia rappresentata dai prodotti del principale concorrente di Intel, Amd.
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La pagine internet con il testo della decisione
Bruxelles, 21 set. (Apcom) – Il testo integrale della decisione (e un suo sunto) è disponibile a questo indirizzo internet: http://ec.europa.eu/competition/sectors/ict/intel.html.