INFORMAZIONE: FELTRI, REATO DIFFAMAZIONE STAMPA VA ABOLITO
(AGI) – Roma, 24 set. – Per avere maggiore liberta’ di stampa bisognerebbe abolire il rito penale per il reato di diffamazione a mezzo stampa del giornalista. Lo ha detto il direttore del “Giornale”, Vittorio Feltri, nel corso del programma radiofonico ’28 minuti’ di Radio2. “La liberta’ di stampa va difesa, ma l’Italia – ha detto Feltri – e’ uno dei pochi paesi evoluti civili europei che ancora applicano la sanzione penale per il giornalista che si rende responsabile di diffamazione a mezzo stampa. Questo e’ un errore – ha aggiunto – negli altri paesi si procede solo civilmente, non c’e’ di mezzo la galera, che puzza di Stalin, Hitler, Mussolini. Andrebbe abolito il rito penale e adottato soltanto quello civile: questo dovrebbe essere il primo passo per avere maggiore liberta’ di stampa”. Feltri ha poi ricordato di essere stato “querelato un paio di volte da Prodi che era presidente del consiglio: non ho visto manifestazioni di piazza, nessuno ha sollevato questo punto. Oggi perche’ sono stati querelati Unita’ e Repubblica dal presidente del consiglio Silvio Berlusconi, sembra sia caduto il mondo”. “C’e’ anche qualche esagerazione di troppo e io sono uno dei responsabili, non mi nascondo dietro a un dito – dice Feltri a proposito degli scoop che caratterizzano i quotidiani nell’ultimo periodo – chiaro che il senso della misura qualche volta puo’ venir meno, quando si apre una breccia poi ci sta anche il disastro. Bisognerebbe centellinare l’invettiva o l’inchiesta devastante perche’ il rischio e’ anche un altro e cioe’ che il lettore si abitui a queste cose e consideri un giornale ansiogeno, cosa che non farebbe bene alla stampa che e’ gia’ in difficolta’”.