INTERNET:STEVEN JOHNSON,FUTURO MEDIA E’DIVERSIFICAZIONE/ANSA PARLA GURU MEDIA OSPITE A FESTIVAL GIORNALISMO FERRARA DAL 2/10

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INTERNET:STEVEN JOHNSON,FUTURO MEDIA E’DIVERSIFICAZIONE/ANSA
PARLA GURU MEDIA OSPITE A FESTIVAL GIORNALISMO FERRARA DAL 2/10
ROMA
(di Titti Santamato) (ANSA) – ROMA, 30 SET – “Il cambiamento è già  in atto e riguarda la diversificazione dell’ecosistema dei media: più voci, più prospettive, piattaforme differenti e in evoluzione. Abbiamo ancora redazioni tradizionali e giornalisti, ma queste saranno sempre più integrate da un largo network di blogger professionisti, amatoriali, esperti, organizzazioni no profit, semplici cittadini”: così Steven Berlin Johnson, giornalista e guru dei media, spiega all’ANSA la sua visione del futuro dei media. Johnson sarà  al festival del giornalismo di Ferrara, quest’anno alla sua terza edizione, dedicata alla comunicazione ai tempi dei new media. La manifestazione, che si terrà  dal 2 al 4 ottobre, ospiterà  anche Roberto Saviano e assegnerà  il premio di giornalismo d’inchiesta dedicato ad Anna Politkovskaja. “I social network, in particolare, avranno un ruolo sempre maggiore sia sulle notizie che sulla scelta delle stesse. La selezione della storia principale, invece che dai direttori dei giornali, sarà  sempre più influenzata dai vostri amici di Twitter e Facebook”, aggiunge Johnson, 41 anni, americano, autore di ‘Tutto quello che fa male ti fa bene’ e di altri libri di successo che esplorano le interrelazioni tra scienza, tecnologia, media e mondo reale. Sarà  anche a Milano il 5 ottobre per Meet the Media Guru, il programma di incontri con i protagonisti internazionali della cultura digitale. Cosa ne pensa del pagamento delle news online, proposta lanciata da Rupert Murdoch su cui l’editoria mondiale dibatte? “Al contrario di quello che dicono alcuni miei colleghi secondo me vale la pena provare – afferma Johnson -. Tutti pensavano che pagare per la musica non potesse più funzionare nell’era digitale, invece Apple ha trasformato iTunes in un registratore di cassa. Penso che sia giusto provare, ovviamente sarebbe stato meglio se le micro transazioni fossero entrate nell’architettura del web dall’inizio”. In Italia e non solo, in questo momento Google è al centro dell’attenzione degli editori, che ne pensa? “Sono un grande fan di Google Books, è stato di grande aiuto nella ricerca del mio ultimo libro The Invention of Air – dice Johnson -. Penso che sia molto importante per la nostra società  assicurare che i libri siano digitalizzati e diventino parte di una piattaforma web sui cui le persone possano lavorare. Ovviamente, trovo anche giusto che gli autori siano compensati per il loro lavoro anch’io vivo di questo. Ma in generale penso che è molto importante che i libri diventino parte del network digitale”. Qual è secondo Johnson, il fenomeno mediatico attuale più interessante? “La localizzazione – risponde -. Il web geografico è un campo affascinante e dà  informazioni su tutto quello che accade grazie anche a mappe online e mezzi come gli Iphone. Stiamo costruendo, e molto velocemente, una sovrapposizione digitale della realtà . E’ la cosa che mi interessa di più al momento e infatti sarà  l’argomento del mio prossimo libro”.