Rai/Rischia megasanzione Agcom da 90 milioni per uscita da Sky

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Apc-*Rai/Rischia megasanzione Agcom da 90 milioni per uscita da Sky

Espresso pubblica nota legale viale Mazzini:istruttoria preoccupa

Roma, 1 ott. (Apcom) – La Rai rischia una sanzione faraonica fino a 90 milioni di euro, pari a circa il 3 per cento del fatturato della televisione pubblica, per irregolarità  nei procedimenti seguiti all’uscita dalla piattaforma di Sky Italia.
Sotto accusa il continuo criptaggio dei suoi programmi sul satellite che sarebbero vietate dalle norme del servizio pubblico. Al momento, si tratta di un’istruttoria avviata dall’autorità  per le Garanzie nelle Comunicazioni presieduta da Corrado Calabrò ma un documento dell’Ufficio legale Rai, i cui contenuti vengono anticipati nel nuovo numero del settimanale “L’Espresso”, dimostra una notevole preoccupazione a viale Mazzini per l’esito dell’accertamento in corso.

Scrivono gli avvocati di viale Mazzini che “l’Agcom ha ritenuto di poter ravvisare nell’avvio delle trasmissioni di Tivùsat alcune criticità  sotto il profilo del rispetto degli obblighi del servizio pubblico, in quanto non avrebbe dato informazione agli abbonati Rai dell’impossibilità , a decorrere dal 1 agosto 2009 della visione integrale dei tre canali generalisti di servizio pubblico sulla piattaforma di Sky Italia”. Inoltre, “la Rai avrebbe operato un eccesso di criptaggio nell’ultimo periodo” (oscurando all’improvviso molte trasmissioni) e ” le modalità  messe in atto per garantire l’universalità  del servizio pubblico non apparirebbero rispettose del contratto di servizio”.

Infine, si legge nella nota legale, l’Agcom ha ricordato che in caso di infrazioni gravi dell’obbligo del servizio pubblico “potrebbe disporre l’applicazione di una pesantissima sanzione pecuniaria fino al tre per cento del fatturato realizzato nell’ultimo esercizio chiuso anteriormente alla notificazione della diffida”.