INTERNET: GIAPPONE; ASSOLTO CREATORE ‘NAPSTER’ NIPPONICO
TOKYO
(ANSA) – TOKYO, 8 OTT – Colpo di scena nel mondo di Internet in Sol Levante: l’Alta Corte di Osaka ha ribaltato una sentenza di primo grado scagionando il programmatore Isamu Kaneko, 39 anni, che era stato giudicato colpevole per l’utilizzo illegale da parte di terzi del software di scambio file via internet ‘Winny’ da lui creato nel 2002, una sorta di ‘Napster’ giapponese. Secondo il presidente del collegio giudicante, Masazo Okura, “non è possibile dimostrare che il software in questione sia stato pubblicato con l’obiettivo di incoraggiare la violazione del diritto d’autore”. Nel processo di primo grado, conclusosi nel dicembre 2006 con la condanna dell’imputato a pagare una multa di 1,5 milioni di yen (11.500 euro), Kaneko era stato riconosciuto responsabile di aver creato consapevolmente uno strumento utilizzabile per diffondere via internet materiale illegale, come film e musica di cui non si detengono i diritti d’autore. Il programmatore era così stato messo sullo stesso piano di due utenti di Winny che avevano attivamente diffuso materiale pirata attraverso il software – il loro iter giudiziario si è già concluso con una doppia condanna -, con l’accusa di aver “facilitato” l’azione criminale. La tesi difensiva dell’imputato, sostenuta anche in appello, si è basata sul concetto di non poter essere ritenuti responsabili per l’utilizzo, legale o meno, che gli utenti possono fare di un dato strumento, di per sé perfettamente in regola con le norme vigenti. Il caso Winny, uno dei software di scambio file più popolari in Giappone e in Asia, aveva creato scalpore come primo esempio in assoluto nel Paese in cui un programmatore era stato accusato e poi giudicato colpevole per gli atti illeciti compiuti da altri tramite la propria invenzione.