RAI: CDA, SI SGONFIA CASO-MINZOLINI, IN RECUPERO ASCOLTI RAIUNO

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RAI: CDA, SI SGONFIA CASO-MINZOLINI, IN RECUPERO ASCOLTI RAIUNO
(ASCA) – Roma, 15 ott – Si sgonfia il caso-Minzolini. Un ”clima disteso” ed ”educato” ha accolto il direttore del tg1, in audizione davanti al consiglio di amministrazione della Rai. Minzolini non ha fatto altro che ripetere li’ quanto detto ieri in commissione di Vigilanza Rai. Il direttore del tg1 ha quindi ribadito sia il suo diritto di fare editoriali (”ma nessuno gli ha mai negato il diritto di farli, semplicemente bisogna mantenere l’equilibrio per evitare di incorrere in sanzioni dell’Agcom” sottolinea un consigliere di opposizione), sia il modo di intendere l’incarico che ricopre: ”istituzionale” e mai di parte. Forse anche per questo, a giudizio di chi c’era, l’audizione ”e’ andata molto bene. Si e’ svolta in un clima disteso, anche da parte dell’opposizione. Il caso insomma si e’ sgonfiato”. E questo anche se – puntualizza un consigliere di opposizione – ”chi l’ha nominato lo difende e chi non lo ha nominato continua a restare sulle sue posizioni. Un clima educato non significa che ognuno di noi non abbia detto quel che pensava”. Ad esempio, mostrando gli ultimi dati dell’Osservatorio di Pavia secondo cui il tg1 sarebbe sbilanciato a favore di governo e maggioranza. ”Sulla base di questa evidenza lo abbiamo invitato a perequare queste differenze”. Acque meno agitate si profilano anche per il direttore di Raiuno, Mauro Mazza che, in audizione pure lui davanti al cda, ha spiegato il recente calo degli ascolti di rete e la relativa cancellazione di show appena varati, ”col fatto che la Champions league e’ stata spostata”. E assicurando – secondo un’autorevole fonte – che ”il peggio e’ passato” per la rete ammiraglia, anche grazie alla sostituzione degli show cancellati con fiction di buon successo. ”Abbiamo recuperato il terreno perduto” – avrebbe detto Mazza – e dovremmo andare verso un ”recupero di ascolti”. Nessuna novita’ invece ne’ per il piano editoriale, ne’ per la documentazione sui programmi di approfondimento, che il direttore generale deve consegnare al ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola. E se del primo si parlera’ diffusamente solo nel prossimo cda, martedi’ 20, i dati per Scajola non sono ancora pronti, anche se oggi il direttore generale, Mauro Masi ha distribuito ai consiglieri la lettera in cui il governo chiede informazioni alla Rai, sulla base dell’art.39 del contratto di servizio. Ma – assicurano dal settimo piano di viale Mazzini – nelle conclusioni ”non ci sara’ niente di penalizzante”. L’operazione ”servira’ solo come spunto per apportare le modifiche al contratto di servizio tra Rai e ministero” che scade a fine 2009.