Pratese, 42 anni, ha lasciato l’agenzia Ansa di cui era diventato il 5 luglio scorso vice caporedattore Multimedia, chiamato alla Stampa come vice caporedattore Esteri. Sposato, tre figlie, ha cominciato a scrivere per un quotidiano locale, La Gazzetta di Prato, e presto diventa corrispondente dell’Ansa. Assunto dall’agenzia nel 1988, lavora a Firenze fino al 1998 e poi a Milano, seguendo alcune delle maggiori vicende giudiziarie del Paese, dal Mostro di Firenze a Tangentopoli. Nel 2000 viene inviato negli Usa come corrispondente, prima a New York e poi a Washington, occupandosi tra l’altro delle campagne elettorali per la Casa Bianca, dell’attacco alle Torri gemelle dell’11 settembre 2001 e delle guerre in Afghanistan e in Iraq, seguendo quest’ultima dallo Us Central Command (CentCom) a Doha, in Qatar. Dal 5 luglio era rientrato a Roma come caporedattore aggiunto alla redazione Multimedia. In questo campo d’altronde aveva cominciato a muoversi nel 1996 a Firenze, dove con Marco Pratellesi è stato fondatore della webzine Reality Magazine, alla quale erano collegati corsi di multimedia per giornalisti gestiti con l’università di Firenze. Durante il periodo americano ha realizzato reportage e produzioni multimediali per il sito Ansa. Dal 2004 cura un proprio blog, dal 2004 al 2009 chiamato ‘Spirit of America’ e da quest’anno ‘Da Gutenberg a Twitter – Appunti sulla rivoluzione digitale nel giornalismo’. È nel comitato editoriale della rivista internazionale Oasis, promossa dal patriarca di Venezia Angelo Scola e dedicata alla presenza delle comunità cattoliche nel mondo musulmano, ed è stato il portavoce delle edizioni 2007 e 2009 del Meeting di Rimini. Diversi i libri al suo attivo, fra i quali ‘Sotto il cielo d’America’ (Bur, 2004), una biografia di Papa Benedetto XVI, ‘Nella vigna del Signore’ (Rizzoli, 2005) e ‘L’America che non ti hanno mai detto’ (Società Editrice Fiorentina, 2006).
L’articolo è sul mensile ‘Prima Comunicazione’ n. 399 – ottobre 2009