TV: LUTTAZZI “L’OSTRACISMO MI PESA”
MILANO (ITALPRESS) – Protagonista di un embargo televisivo: “Non ci saranno novita’ finche’ il conflitto di interessi berlusconiano continuera’ ad avvelenare il Paese” dice Daniele Luttazzi in un’intervista a Gioia, in edicola domani. “L’ostracismo mi pesa eccome: la tv non e’ un hobby. Non e’ normale che uno non possa fare satira in tv perche’ c’e’ il veto del capata’z. E’ marcatissimo. Sono pero’ ostico anche ai clan Pd, dato che ne colpisco l’inconsistenza politica. E ai cattolici, della cui religione mi faccio beffe. All’estero la satira e’ libera e in prime time”.Il 3 novembre debutta al Teatro Nuovo di Milano dove riporta in scena Va’ dove ti porta il clito: “Ogni tanto riporto in scena i miei monologhi classici. Li riscrivo di continuo: miglioro io, migliorano loro. E il pubblico cambia, adesso la mia platea e’ soprattutto di ventenni che avevano 8 anni alla mia edizione”.
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Differenze con la tv? “Non c’e’ alcuna differenza, a parte l’impatto che il tuo punto di vista ha sulla pubblica opinione. E’ questo che la censura ti toglie: la possibilita’ di far ridere il numero piu’ vasto possibile di persone, instillando loro dubbi sulla propaganda che li anestetizza”.Non perdona?: “In genere non perdono le carogne, quelli che si attivano per farti del male. A casa ho un libricino coi loro nomi e sulla copertina c’e’ scritto: Volume 2”.A chi chiederebbe scusa: “Tutti quelli che ho offeso involontariamente. A casa ho un post-it coi loro nomi sul frigo.” Un uomo che sa reagire: “L’unica volta che ho reagito alla provocazione di uno str. un altro po’ lo uccido a sassate. Avevo 18 anni. Da allora cerco di controllarmi. Ho capito due cose: uno, il tabu’ dell’omicidio tiene alla larga da una fonte di piacere primordiale; e due, mai stuzzicare un timido, perche’ se perde il controllo lo perde davvero. E ce n’e’ una terza: certe persone capiscono solo le sassate, se le cercano e gli vanno date.