POL:PAPA
2009-12-08 21:06
PAPA: MEDIA AMPLIFICANO MALE E INTOSSICANO COSCIENZE/ANSA
CITTA’ CUPE E DISUMANIZZATE,IMMAGINE MARIA LE ILLUMINI
ROMA
(ANSA) – ROMA, 8 DIC – Da una parte la “luce” di Maria immacolata che “ripete agli uomini del nostro tempo” di non avere paura del male perché “Gesù l’ha vinto”; dall’altra, i “pensieri cupi” dell’uomo d’oggi, superficiale, incapace di pietà , succube di mass media che “amplificano” il male, “intossicandolo” giorno dopo giorno. E’ con questa immagine forte, di totale contrapposizione, e con un invito ad ascoltare “l’appello silenzioso” di Maria alla speranza, che papa Benedetto XVI ha scelto di celebrare l’8 dicembre 2009. Un anno segnato, forse più di altri, da un senso di buio, dall’esasperazione di “meccanismi perversi” nell’informazione, da una disumanizzazione dei rapporti tra le persone. In tempi di polemiche sull’esposizione dei crocifissi, papa Ratzinger in piazza di Spagna rende omaggio alla statua dell’Immacolata descrivendo con affetto la “presenza dolce e rassicurante” delle immagini della Madonna nelle città , “un dipinto, un mosaico, una statua” che ricordano “la presenza della Madre che veglia costantemente sui suoi figli”, a riaffermare che “dove abbondò il peccato, abbonderà la grazia”. Un pensiero di riscatto già annunciato nella Genesi, aveva detto il Papa all’Angelus, quello di una “stirpe di donna” che avrebbe sconfitto il male. Una speranza che l’uomo moderno – ha detto il Papa – non riesce più a percepire. “Ogni giorno, attraverso i giornali, la televisione, la radio – ha sottolineato nel pomeriggio a piazza di Spagna – il male viene raccontato, ripetuto, amplificato, abituandoci anche alle cose più orribili, facendoci diventare insensibili e, in qualche maniera, intossicandoci, perché il negativo non viene pienamente smaltito e giorno per giorno si accumula”. Nelle città , “il cuore si indurisce e i pensieri si incupiscono”. Città segnate non solo dall’inquinamento dell’aria, che richiede comunque “l’impegno di tutti”, ma soprattutto da quello dello spirito,, “meno percepibile ai sensi, ma altrettanto pericoloso”. Di nuovo risuona nelle parole del Papa la parola “cupo”, riferita ai volti segnati dall’inquinamento dello spirito, “dinamiche collettive” che “possono farci smarrire la percezione della loro profondità “. Ci si abitua a tutto – denuncia il pontefice – e alla fine non si riesce neanche a provare pietà . Benedetto XVI parla dei mass media, non tanto – spiega il portavoce, padre Federico Lombardi – per metterli sotto accusa, ma per esortarli a dare messaggi positivi. Punta il dito, però, con chiarezza, contro quel “meccanismo perverso” che fa sì che alcune “persone invisibili”, protagoniste di qualche disgrazia, “ogni tanto balzano in prima pagina o sui teleschermi e vengono sfruttate fino all’ultimo, finché la notizia e l’immagine attirano l’attenzione”. “La città – ha insistito – prima nasconde e poi espone al pubblico. Senza pietà , o con una falsa pietà . C’é invece in ogni uomo – ha concluso – il desiderio di essere accolto come persona e considerato una realtà sacra, perché ogni storia umana è una storia sacra, e richiede il più grande rispetto”.(ANSA).
CNT/CNT S0A S91 QBXB