FIAT: DA FRANCOIS RICETTA TORINO PER MARKETING CHRYSLER

Condividi

ECO:FIAT
2010-01-05 17:36
FIAT: DA FRANCOIS RICETTA TORINO PER MARKETING CHRYSLER
DETROIT NEWS, STRATEGIA FA DISCUTERE
NEW YORK
(ANSA) – NEW YORK, 5 GEN – Chrysler imbocca una nuova strada di marketing applicando, sotto la guida di Olivier Francois, le strategie già  testate a Torino. Numero uno di Lancia in Europa e ora del marchio Chrysler e del marketing del gruppo, Francois – riporta il Detroit News – ha introdotto già  nei primi giorni di lavoro in casa Chrysler molte novità , che “fanno discutere” quali le pubblicità  che hanno destato preoccupazione fra i concessionari, che non le ritengono abbastanza focalizzate sui veicoli. Una pubblicità  Chrysler in particolare è stata criticata in quanto è un rifacimento di uno spot Lancia. “I cambiamenti” fra i quali il fatto di interrompere rapporti pubblicitari di lunga data “hanno sollevato lo scetticismo di molti”. Ma Francois – osserva il Detroit News – una risposta alle critiche ce l’ha: duplicare quanto fatto per Fiat, ma con un budget minore che richiede dove possibile un’unione delle risorse. In un’intervista al quotidiano di Detroit Francois spiega di aver bisogno di capire meglio la cultura e l’umore degli americani per definire il messaggio Chrysler ai consumatori e così chiarire i fraintendimenti sulla sua strategia. Francois sta riproponendo in casa Chrysler quanto fatto in Fiat in termini di pubblicità : quattro marchi per quattro agenzie. “L’idea è semplice: servono più agenzie per più marchi. Non può essere fatto tutto con una sola”. Le prime pubblicità  della nuova Chrysler hanno incassato critiche, soprattutto dai concessionari. Fred Frederick, titolare di concessionari Chrysler a Laurel e Easton, ritiene che non siano focalizzate sui prodotti e sui prezzi. Una critica – prosegue il Detroit News – che Francois accoglie con sorpresa spiegando che gli spot sono solo un primo passo. “Il mio nome é Ram non è una pubblicità  di prodotto: è la pubblicità  di un nuovo marchio che è nato. E’ un messaggio che non prevede la vendita di niente”. “Tutte le pubblicità  che arriveranno sono totalmente orientate al prodotto” aggiunge riferendosi agli spot che esordiranno nei prossimi mesi. Francois respinge le critiche anche per lo spot criticato perché creato per Lancia e riproposto per Chrysler, e che ha come cornice quella della consegna del premio nobel per la pace a Aung San Suu Kyi. “E’ una buona causa e a costo zero” osserva difendendo anche i futuri spot Chrysler. (ANSA).
DRZ/ R64 S0A S56 QBXB