TELECOM: DOMANI PRIMO ESECUTIVO 2010, BILANCIO E PIANO/ANSA

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TELECOM: DOMANI PRIMO ESECUTIVO 2010, BILANCIO E PIANO/ANSA
ATTESO AGGIORNAMENTO SU ARGENTINA, DA TELCO RICORSO SU ANTITRUST
MILANO
(ANSA) – MILANO, 13 GEN – Telecom si prepara ad approvare i conti del 2009 e programma già  il prossimo triennio. Dal comitato esecutivo che si riunisce domani dovrebbero uscire infatti le prime indicazioni, in vista del cda del 25 febbraio, sul piano industriale 2010/2012. E’ inoltre probabile un aggiornamento sul tema dell’Argentina dopo il nuovo pressing dell’Antitrust locale. Mentre i soci di Telco, Mediobanca, Intesa Sanpaolo, Generali, Telefonica ed Edizione (ex Sintonia) si sono mossi contro le risoluzioni della Comision Nacional de Defensa de la Competencia (Cndc) presentando ricorso, per il gruppo di tlc, a cui è stata imposta la dismissione della partecipazione “c’é ancora tempo” commentano fonti finanziarie. L’Antitrust argentino ha dato sette mesi di tempo e disegnato una tabella di marcia che prevede un primo step al 25 febbraio per chiudere la gara per la cessione del 50% della holding che controlla Telecom Argentina, Sofora Telecomunicaciones. Dopo questo termine potrebbero arrivare delle sanzioni “per assicurare – motiva il Cndc – l’effettiva dismissione”. Questa decisione che coinvolge direttamente l’azienda si somma alla multa milionaria che è invece stata imposta a Telefonica (circa 18 mln di euro) e ai soci Telco (oltre che Pirelli ed Edizione che pur essendo uscita dalla compagine farà  eventualmente la sua parte) per non aver notificato nel 2007 l’acquisto delle azioni Telecom da Olimpia. Si preannuncia una guerra di carte bollate e l’Asati, l’associazione dei piccoli azionisti Telecom, nel timore di una vendita forzata torna a denunciare i danni che ne conseguirebbero. “E’ un gioiello” scrive il presidente dell’associazione stimando per il 2009 2,2 miliardi di euro di ricavi e 700 milioni di euro di margine operativo lordo (+14%) e zero debito. “Una vendita forzata – prosegue la lettera – rischia di produrre un danno anche sul piano finanziario: applicando all’Ebitda (margine operativo lordo) un multiplo prudente di 5-6 volte, ne risulta un valore di Telecom Argentina compreso tra 3,5 e 4,2 miliardi di euro, ossia 650-750 milioni per la quota del 18,5% posseduta da Telecom Italia, cui andrebbe aggiunto il valore della call (15-20% di maggiorazione quale valore di controllo completo della società )”. Le cinque offerte che sarebbero arrivate all’advisor Credit Suisse sarebbero invece inferiori. Intanto, si apprende da fonti finanziarie, Telecom starebbe trattando con un pool di banche per rifinanziare il debito con una linea di credito da 1 miliardo di euro. L’azienda non commenta ma secondo fonti vicine all’operazione il prestito sarebbe a 3 anni e tra le banche coinvolte ci sarebbero Intesa Sanpaolo, Societe Generale, Barclays, Bbva e Bank of Tokyo-Mitsubishi Ufj. Si attende infine la pubblicazione dell’integrazione dei patti parasociali di Telco che sono stati aggiornati dopo l’accordo di rifinanziamento e in seguito all’inserimento di una clausola di prelazione per i soci sulle azioni andate in pegno alle banche. Una sorta di paracadute per evitare che, in caso di problemi a ripagare il prestito, le azioni del gruppo telefonico finiscano prima alle banche che le hanno in pegno e poi, da queste, sul mercato o in mani non gradite. “Un potenziale percorso per consentire in tempi graduali la cessione a Telefonica del controllo Telecom senza passare per operazioni trasparenti di mercato” secondo la lettura che ne dà  invece l’Asati.(ANSA).
BF/ R64 S42 S0A QBXB